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09 maggio 2019

Andamento gestionale al 31 marzo 2019

Vendite di cemento in aumento del 16,9% e volumi di calcestruzzo preconfezionato superiori all’anno scorso del 7,3%
Andamento operativo agevolato da condizioni climatiche favorevoli rispetto a quelle particolarmente avverse nel primo trimestre del 2018
Crescita dei volumi in tutti i mercati di presenza; buon avvio d’anno in Stati Uniti ed Italia; in evidente progresso anche i mercati dell’Europa Orientale e Centrale
Ricavi netti pari a 656,0 milioni (nel 2018: 539,1 milioni)

Dati consolidati   Gen-Mar 2019 Gen-Mar 2018 %19/18
Vendite di cemento m ton 6,0 5,1 16,9%
Vendite di calcestruzzo m m3 2,6 2,4 7,3%
Ricavi netti €m 656,0 539,1 21,7%
    Mar 19 Dic 18 Var.
Indebitamento netto €m 1.033,5 890,5 143,0

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per esaminare sinteticamente l’andamento economico nei primi tre mesi dell’esercizio 2019 e la posizione finanziaria netta a fine trimestre.

Nel primo trimestre del 2019 i volumi di vendita realizzati dal gruppo hanno ottenuto un visibile miglioramento rispetto all’anno precedente, agevolato dalle favorevoli condizioni meteo rispetto a quelle avverse di inizio 2018, caratterizzato anche da un minor numero di giornate lavorative in relazione al calendario della Settimana Santa. La crescita delle spedizioni, peraltro realizzata in tutti i mercati di presenza, è risultata incoraggiante in Stati Uniti d’America e particolarmente robusta in Europa Orientale e Centrale. 

Nei primi mesi del 2019, in continuità con la decelerazione registrata nell’ultimo trimestre dell’anno precedente e con la contrazione del commercio internazionale, si sono estesi i segnali di indebolimento e perdita di slancio dell’attività economica mondiale. Le prospettive di crescita sono peggiorate e la revisione al ribasso delle previsioni rispecchia una generale debolezza del settore industriale. In Europa, la crescita, risultata modesta negli ultimi mesi del 2018, si è mantenuta alquanto contenuta in avvio d’anno, continuando a risentire del peggioramento del commercio internazionale e del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, particolarmente in Germania e Italia. Negli Stati Uniti, pur mostrando segni di una fase ciclica più matura, l’espansione si è mantenuta ancora sostenuta. Tra i paesi emergenti, in Cina il prodotto ha continuato a rallentare ed il quadro congiunturale è rimasto fragile in Russia e Brasile. L’inflazione al consumo è diminuita in tutte le principali economie avanzate, per lo più in connessione con l’andamento della componente energetica. Dall’inizio di gennaio i prezzi petroliferi sono tornati a salire, in parziale recupero dopo la forte contrazione dell’autunno. L’orientamento delle banche centrali è diventato più accomodante; la Federal Reserve ha modificato l’impostazione monetaria in senso espansivo, assumendo un orientamento prudente sulla possibilità di nuovi rialzi, e il Consiglio direttivo della BCE manterrà condizioni espansive più a lungo, estendendo sino a fine 2019 l’orizzonte minimo entro il quale i tassi di riferimento rimarranno invariati. Sulle prospettive economiche a breve termine gravano diversi rischi: il protrarsi delle tensioni commerciali internazionali, un rallentamento superiore alle attese in Cina e le ricadute del processo di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Le vendite di cemento del gruppo hanno chiuso il periodo con un aumento del 16,9% rispetto al primo trimestre del 2018, attestandosi a 6,0 milioni di tonnellate. L’andamento dei volumi è risultato favorevole in tutti i mercati di presenza e particolarmente in Polonia, Ucraina, Russia e Germania. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno realizzato anch’esse una variazione positiva (+7,3%) rispetto allo stesso periodo del 2018, attestandosi a quota 2,6 milioni di metri cubi. I buoni risultati di vendita ottenuti sono stati assai favoriti dal clima secco e mite, rispetto a quello particolarmente avverso del primo trimestre 2018.

L’effetto prezzi in valuta locale, rispetto al primo trimestre 2018, è risultato positivo o neutrale in tutti i mercati di presenza.

Il fatturato consolidato si è attestato a 656,0 milioni con un aumento di 21,7% rispetto a 539,1 milioni realizzati nel primo trimestre del 2018. L’effetto dovuto alle variazioni dei tassi di cambio è stato favorevole per 16,8 milioni. A parità di perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato di 17,6%.

Si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi per mercati di presenza.

milioni di euro 31/03/2019 31/03/2018 Var. assoluta
Italia 119,6 103,0 16,6
Stati Uniti d'America 252,8 205,9 46,9
Germania 137,1 110,3 26,9
Lussemburgo e Paesi Bassi 43,5 39,0 4,6
Rep. Ceca e Slovacchia 28,5 26,9 1,6
Polonia 23,4 16,5 6,9
Ucraina 18,5 11,7 6,9
Russia 40,2 32,7 7,5
Elisioni -7,8 -6,8 -1,0
  656,0 539,1 116,9

 

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 ammonta a 1.033,5 milioni, +143,0 milioni rispetto a fine dicembre 2018. Sul dato hanno inciso spese in conto capitale per complessivi 67,9 milioni (52,3 milioni il corrispondente valore nel 2018), mentre la prima applicazione del principio IFRS 16 ha comportato l’iscrizione di nuove passività finanziarie per leasing pari a 90,7 milioni di euro.

Italia
Lo sviluppo dei nostri volumi di leganti idraulici e clinker ha registrato una variazione positiva soddisfacente, grazie soprattutto al clima secco e non particolarmente freddo, rispetto alla prolungata piovosità e un minor numero di giorni lavorativi a disposizione nello stesso periodo dell’anno precedente, nonché al buon andamento dei volumi destinati all’esportazione. I prezzi di vendita, in un contesto di mercato più stabile, hanno confermato le indicazioni di adeguamento verso l’alto. Il settore del calcestruzzo preconfezionato, finalizzata la fase di ristrutturazione e razionalizzazione produttiva, ha mantenuto le produzioni, con prezzi in recupero. Nel complesso il fatturato è passato da 103,0 a 119,6 milioni (+16,1%). 

Europa Centrale
In Germania, l’avvio d’anno è stato caratterizzato dal clima favorevole e da un confronto facilitato con lo stesso periodo dell’anno precedente, contraddistinto, in particolare nel mese di marzo, da notevole piovosità e da meno giorni lavorativi. Le vendite, grazie anche alle spedizioni aggiuntive riferite allo stabilimento produttivo Seibel & Söhne di Erwitte, sono risultate in sensibile miglioramento, con prezzi stabili. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso anch’esse in buona crescita, con prezzi in risalita. Il fatturato totale è risultato pari a 137,1 milioni, +24,4% rispetto a 110,3 milioni nel 2018. A parità di perimetro, la crescita di fatturato sarebbe stata +19,6%.

In Lussemburgo e Paesi Bassi i volumi di vendita cemento hanno confermato i livelli realizzati nei primi tre mesi dell’anno precedente, con prezzi in lieve ripresa, mentre le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno iniziato l’esercizio con produzioni in crescita e prezzi in miglioramento. Nel complesso il fatturato è passato da 39,0 a 43,5 milioni (+11,8%). 

Europa Orientale 
In Repubblica Ceca le vendite di cemento hanno realizzato uno sviluppo favorevole, con prezzi medi, in valuta locale, in ripresa. Il mercato del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha iniziato l’esercizio con una lieve flessione, in un contesto di prezzi di vendita in rafforzamento. Il fatturato, marginalmente influenzato in modo negativo dall’effetto cambio (-0,3 milioni), ha raggiunto i 28,5 milioni (26,9 milioni nel 2018, ovvero +6,0%).

In Polonia le vendite di cemento hanno chiuso il trimestre in evidente espansione, favorite dal confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, che fu condizionato, nel mese di marzo in particolare, dalle avverse condizioni climatiche. Anche l’andamento dei prezzi di vendita, in valuta locale, ha mostrato in questo inizio d’anno una solida intonazione. La produzione di calcestruzzo preconfezionato ha registrato una variazione sfavorevole, peraltro abbinata ad un buon recupero dei prezzi, sempre in valuta locale. Il fatturato, influenzato dall’effetto cambio negativo per 0,7 milioni, è passato da 16,5 nel 2018 a 23,4 milioni nell’esercizio in corso (+41,8%).

In Ucraina, le consegne di cemento sono risultate in netto miglioramento, con prezzi in valuta locale sempre sospinti al rialzo dall’inflazione. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno manifestato un andamento piuttosto debole, ma il relativo effetto prezzo è stato ugualmente assai favorevole. Il fatturato è passato da 11,7 a 18,5 milioni (+58,8%). La traduzione dei risultati in euro è stata favorita dal rafforzamento della valuta locale per 1,4 milioni.

In Russia le spedizioni del primo trimestre sono risultate in visibile avanzamento rispetto ai volumi raggiunti nell’anno precedente, con prezzi medi unitari, espressi nella valuta locale, in lieve recupero. I ricavi netti sono passati da 32,7 a 40,2 milioni (+23,0%); la traduzione in euro è stata penalizzata dal deprezzamento del rublo per 2,9 milioni; espresso in valuta locale il fatturato avrebbe invece realizzato una crescita di 31,7%. 

Stati Uniti d’America
Le nostre vendite di cemento, favorite da un confronto con il primo trimestre dell’anno precedente molto penalizzato dalle avversità climatiche, sono chiaramente migliorate, con prezzi medi, in valuta locale, superiori di qualche punto percentuale. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, prevalentemente concentrate in Texas, hanno beneficiato della “domanda repressa” associata ai cantieri che nello scorso autunno furono bloccati dal maltempo, senza variazioni di rilievo nel livello dei prezzi. Il fatturato complessivo è cosi passato da 205,9 a 252,8 milioni (+22,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente). La traduzione in euro è stata favorita dal rafforzamento del dollaro per 19,2 milioni; espresso in valuta locale il fatturato avrebbe realizzato un aumento del 13,5%. 

Messico (valutazione al patrimonio netto) 
La domanda di materiali da costruzione continua ad essere penalizzata dalle incertezze sul programma di politica economica che sarà intrapreso dal nuovo esecutivo. Le spedizioni di cemento del primo trimestre hanno registrato una flessione, con prezzi medi in valuta locale in lieve arretramento rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno presentato anch’esse una lieve riduzione, associata tuttavia ad un effetto prezzi favorevole. Il fatturato espresso in valuta locale, ha registrato una diminuzione di 5,7%. Il rafforzamento di valore del peso messicano ha inciso favorevolmente sulla traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata, i ricavi netti sono passati da 151,1 a 150,5 milioni (-0,4%).

Brasile (valutazione al patrimonio netto)
Uscita dalla grave crisi recessiva durante il 2017, l’economia brasiliana ha mostrato successivamente una dinamica di crescita del PIL piuttosto lenta (poco superiore al 1%). Le attese per l’anno in corso suggeriscono una, seppur modesta, accelerazione (+2,1%). Nel primo trimestre, le vendite di cemento e clinker della nostra collegata sono state superiori a quelle dello stesso periodo 2018, essenzialmente grazie ad alcuni contratti di fornitura ad aziende dello stesso settore. Dal lato prezzi non sono al momento emersi segnali di recupero. Il fatturato espresso in valuta locale ha registrato una crescita di 2,4%; la perdita di valore del real ha penalizzato la traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata, i ricavi netti sono passati da 34,9 a 33,3 milioni (-4,5%).

Evoluzione prevedibile della gestione
L’andamento operativo del primo trimestre, assai agevolato dal confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (caratterizzato da condizioni climatiche avverse) è risultato più favorevole rispetto agli sviluppi attesi. Si tratta, tuttavia, di un periodo volatile e poco significativo rispetto ai risultati di tutto l’anno. Al fine di determinare con maggior accuratezza le aspettative per l’esercizio in corso, consideriamo preferibile attendere i risultati del primo semestre, quando gli effetti dovuti alla stagionalità si saranno attenuati. Ad oggi, quindi, riteniamo opportuno confermare l’evoluzione prevista con l’approvazione del bilancio 2018, ovvero che a livello consolidato il margine operativo lordo ricorrente dell’intero 2019 possa esprimere una variazione favorevole rispetto all’esercizio precedente compresa tra 5% e 8%.

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Prestito obbligazionario “Buzzi Unicem €220.000.000 1,375% Equity-Linked Bonds due 2019”
In relazione al prestito obbligazionario in oggetto, si comunica che sino ad oggi sono pervenute richieste di conversione per un valore nominale di euro 90.800.000, corrispondenti a n. 5.679.957 azioni ordinarie.
In relazione a tali richieste di conversione, sono state consegnate agli obbligazionisti in data 30 aprile 2019 n. 1.582.632 azioni proprie ordinarie e ne verranno consegnate in data 15 maggio 2019 n. 4.097.325.
In conseguenza delle predette richieste di conversione, il prestito in oggetto si è ridotto ad un valore nominale di euro 129.200.000 e le azioni proprie ordinarie residue alla data del 15 maggio 2019 saranno n. 1.370.043.
La facoltà di conversione è sospesa dal 29 aprile 2019 al 19 maggio 2019 inclusi e riprenderà il 20 maggio 2019.

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Indicatori alternativi di performance
Buzzi Unicem utilizza nell’informativa finanziaria alcuni indicatori alternativi di performance che, pur essendo molto diffusi, non sono definiti o specificati dai principi contabili.
In conformità alla Comunicazione Consob n. 92543/2015 e gli orientamenti ESMA/2015/1415 comunichiamo di seguito la definizione dell’indicatore utilizzato nella presente informativa.

Indebitamento netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria e corrisponde alla differenza tra le passività e le attività finanziarie, sia a breve sia a lungo termine; rientrano in tali voci tutte le passività o attività fruttifere d’interesse e quelle ad esse collegate, quali gli strumenti finanziari derivati ed i ratei.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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