Elementi Navigazione

08 febbraio 2011

Informazioni preliminari esercizio 2010

Vendite cemento: 26,6 milioni di tonnellate; vendite calcestruzzo preconfezionato: 14,4 milioni di metri cubi

Fatturato consolidato pari a 2.648 milioni di euro (-0,9%)

Dati consolidati

                2010         2009         % 10/09
Vendite di cemento       m ton       26,6       25,5          +4,0
Vendite di calcestruzzo       m m3       14,4       13,9       +3,5
Ricavi netti       €m       2.648       2.672       -0,9
                Dic 10       Dic 09       Var.
Indebitamento netto       €m       1.267       1.209       58

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito oggi per l’esame dei dati preliminari relativi all’esercizio 2010.

Le vendite di cemento sono ammontate a 26,6 milioni di tonnellate, +4% rispetto all’esercizio 2009. Nel corso del 2010, il settore delle costruzioni ha continuato a subire ripercussioni negative, causate dall’onda lunga della crisi internazionale, ma sono stati più evidenti, in particolare nel secondo semestre, i segnali di miglioramento economico, di rafforzata fiducia in scenari più favorevoli ed in prossimi cicli di crescita. Negli Stati Uniti, nonostante gli investimenti pubblici in infrastrutture previsti dai piani di stimolo, la domanda legata all’edilizia non residenziale ha continuato a soffrire delle riduzioni degli investimenti del settore privato e quella residenziale non ha ancora presentato segnali evidenti di ripresa. I Paesi dell’Europa Centrale hanno saputo ottenere significativi benefici dalla ripresa dei commerci con l’estero, particolarmente verso le economie di nuova e rapida industrializzazione, ed hanno manifestato un andamento incoraggiante dell’economia. In Italia i moderati segnali di ripresa economica sono rimasti inferiori a quelli medi della zona euro, e quindi ancora troppo deboli per attivare consumi ed investimenti. I Paesi emergenti dell’Europa Orientale, con l’eccezione della Repubblica Ceca, la cui produzione industriale rimane ancora lontana dai livelli raggiunti prima della recessione del 2009, hanno mostrato buone dinamiche di sviluppo economico, in progressivo rafforzamento nella seconda metà dell’anno. Il Messico, che fino a giugno aveva registrato un andamento negativo, ha chiuso il periodo annuale con un miglioramento dei volumi di vendita.

Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, pari a 14,4 milioni di metri cubi, hanno presentato un andamento positivo, in linea con i volumi di cemento (+3,5%). I segnali di ripresa e d’incremento sono presenti in tutti i mercati, con l’eccezione di Repubblica Ceca ed Italia.

Il fatturato consolidato è diminuito del 0,9%, da 2.672 a 2.648 milioni. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto positivo di 84 milioni. Ugualmente, gli effetti delle variazioni nel perimetro di consolidamento sono stati favorevoli per 36 milioni. A cambi e perimetro costanti la contrazione del fatturato sarebbe stata di -5,4%.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2010 ammonta a 1.267 milioni di euro, in aumento di 58 milioni rispetto ai 1.209 milioni di fine 2009. L’aumento dell’indebitamento netto è soprattutto dovuto alle spese in conto capitale per progetti d’espansione completati nel periodo, come l’aumento della capacità produttiva in Russia (Suchoi Log) ed in Messico (Apazápan), nonché il completamento dei nuovi impianti per la conversione del combustibile da gas naturale a carbone in Ucraina.

Italia
Le quantità vendute di leganti idraulici sono aumentate del 5,5%, grazie a maggiori esportazioni e vendite di clinker. I consumi interni del Paese sono diminuiti per il quarto anno consecutivo, di un ulteriore 5% circa rispetto al 2009. In particolare, il settore delle costruzioni residenziali e non residenziali ha evidenziato una rilevante riduzione; pure gli investimenti pubblici hanno continuato a soffrire per il ridimensionamento conseguente alla restrittiva politica di bilancio. I prezzi di vendita, a causa della debolezza della domanda e di un’esasperata competizione, acuitasi durante il periodo estivo, hanno fatto segnare una flessione di oltre il 22%. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato l’andamento delle vendite è stato sfavorevole (-4,6%), ma i prezzi hanno evidenziato un calo inferiore a quello del settore cemento (-3,9%). Nel complesso il fatturato consolidato delle attività italiane si è attestato a 614 milioni, in diminuzione del 13,1% rispetto al 2009.

Europa Centrale
L’economia tedesca ha intrapreso un ritmo di crescita che non veniva rilevato da alcuni anni ed anche il settore delle costruzioni ha iniziato a mostrare segnali di miglioramento, nonostante i piani d’investimento delle imprese siano ancora ridotti e deprimano l’edilizia industriale e commerciale. Le nostre consegne di cemento sono rimaste sostanzialmente stabili (-0,5%), abbinate ad una discesa del 3,1% nel livello medio del prezzo. Grazie all’inclusione nell’area di consolidamento del gruppo “Sibobeton” dal 1 luglio, i volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato sono aumentati del 20,5%,  a fronte di una flessione del 4,9% nei prezzi. Il fatturato complessivo è così passato da 528 milioni nel 2009 a 548 milioni nel 2010, con un aumento del 3,9% (sarebbe stato -2,5% a parità di perimetro).

In Lussemburgo le quantità vendute hanno presentato un andamento positivo (+7,8%), anche grazie alla nuova capacità di macinazione disponibile, con intonazione dei prezzi favorevole (+1,3%). Il fatturato è stato pari a 92 milioni, rispetto a 83 milioni nell’esercizio precedente.

Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 1,4%, ed anche i prezzi hanno segnato un leggero incremento (+0,4%). I ricavi netti, che comprendono anche attività nel settore degli aggregati naturali, si sono attestati a 113 milioni di euro, lo stesso livello del 2009 (+0,5%).

Europa Orientale
In Polonia sono proseguiti gli investimenti pubblici finanziati grazie ai fondi europei per infrastrutture ed anche alcune iniziative riferite ai prossimi Campionati Europei di calcio. Il Paese si è confermato economicamente solido, esprimendo una crescita non lontana dal 4%, favorita da una discreta diversificazione delle proprie industrie. Le quantità di cemento vendute sono migliorate del 7,3%, con un elevato grado di utilizzo della nostra capacità produttiva. Peraltro il livello medio dei prezzi in valuta locale è diminuito del 7,5%, spinto al ribasso dalla domanda debole del primo semestre e da nuove capacità produttive aperte nel Paese. Anche le produzioni di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 5,3%, con prezzi in contrazione (-10,1%). Il fatturato è passato da 121 a 129 milioni di euro, su cui ha inciso favorevolmente per 10 milioni la rivalutazione dello zloty.

La Repubblica Ceca ha confermato le difficoltà di una economia che cresce a ritmi inferiori al 2%, con una significativa diminuzione delle attività legate all’edilizia. Per il nostro gruppo la contrazione delle vendite di cemento è stata del 8,3% e del 8,1% nel settore del calcestruzzo preconfezionato, includendo anche la Slovacchia. I prezzi in valuta locale sono risultati in riduzione rispettivamente del 9,9% e del 3,5%. I ricavi netti sono quindi passati da 176 a 159 milioni di euro. La rivalutazione della valuta locale ha inciso positivamente sul fatturato per 6 milioni.

L’Ucraina ha presentato buone dinamiche di crescita economica, in rafforzamento nel secondo semestre. Negli ultimi periodi il Paese è stato caratterizzato da intensa volatilità e nel 2010 le quantità di cemento e calcestruzzo preconfezionato vendute sono aumentate rispettivamente del 11,0% e del 19,0%. Dato che l’incremento delle vendite è avvenuto in un mercato che vede ancora un basso utilizzo della capacità produttiva, i prezzi di vendita in valuta locale hanno manifestato debolezza, confermando una riduzione rispettivamente del 9,9% e del 4,6%. I ricavi di vendita si sono dunque attestati a 82 milioni di euro, rispetto ai 75 milioni raggiunti nel 2009. La traduzione del fatturato in euro è stata favorita da un apprezzamento della valuta locale (+4,3 milioni).

In Russia, caratterizzata da un contesto economico di rinnovata crescita, le vendite di cemento si sono sviluppate durante l’anno in modo molto favorevole (+35,1%). Tuttavia i prezzi in valuta locale sono risultati  inferiori del 17,6% rispetto alla media 2009 e solo nell’ultimo trimestre hanno incominciato ad invertire la tendenza. I ricavi netti hanno registrato un sensibile incremento passando da 99 milioni nel precedente esercizio a 124 milioni (+25,6%). Al netto dell’effetto cambio l’aumento sarebbe stato di 14,6%. Nel mese di agosto è avvenuta l’inaugurazione della nuova linea di produzione da 1,2 milioni di ton/anno presso lo stabilimento di Suchoi Log.

Stati Uniti d’America
Gli investimenti in edilizia residenziale si sono stabilizzati sui livelli piuttosto depressi dell’anno precedente, mentre l’edilizia commerciale ha registrato un ulteriore declino. La spesa per infrastrutture, stimolata dalla American Recovery and Reinvestment Act, ha avuto un limitato effetto propulsivo in quanto molti Stati dell’Unione, a causa dei vincoli di bilancio, hanno evitato di intraprendere nuovi impegni di spesa. Le vendite di cemento sono diminuite del 1,3%, una performance sostanzialmente in linea con il mercato nazionale; peraltro le spedizioni degli ultimi cinque mesi sono risultate sempre superiori a quelle dell’anno precedente. La debolezza della domanda ha continuato ad incidere sui prezzi di vendita (-8,8%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato (+6,5%) hanno beneficiato di alcuni progetti rilevanti acquisiti sul mercato del Texas, ma anche in questo settore l’andamento dei prezzi è risultato debole (-7,6%). Il fatturato di 601 milioni ha mostrato una leggera flessione rispetto all’esercizio precedente (-1,9%). La variazione sfavorevole è stata mitigata dal rafforzamento del dollaro: a parità di tassi di cambio, la diminuzione sarebbe stata del -6,8%.

Messico (consolidamento al 50%)
Il Paese ha mantenuto indicatori economici e strutturali positivi, una propensione favorevole ai consumi e ritmi di crescita non lontani dal 5%. Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma, grazie ad un secondo semestre molto positivo, sono leggermente aumentate (+2,1%), a prezzi stabili in valuta locale (+0,3%). La produzione di calcestruzzo preconfezionato è migliorata in modo più evidente (+11,0%), senza variazioni rilevanti nei prezzi di vendita (-0,1%). Il fatturato ha raggiunto i 213 milioni, +18,3% rispetto al 2009; sul dato ha inciso favorevolmente la rivalutazione del peso messicano, al netto della quale la variazione sarebbe stata di +5,3%. Nel mese di novembre è stata ufficialmente inaugurata ed avviata la nuova cementeria di Apazápan (Veracruz), avente una capacità produttiva di 1,3 milioni di ton/anno.

Sulla base delle informazioni preliminari disponibili, ci attendiamo che il bilancio consolidato dell’esercizio 2010 si chiuda con un margine operativo lordo ricorrente di circa 400 milioni. A livello di risultato netto contabile, come già comunicato al mercato, l’esercizio 2010 è fortemente influenzato dalla svalutazione di circa 100 milioni che ha riguardato lo stabilimento di Oglesby (Illinois), senza manifestazione monetaria. In un quadro macro-economico ancora molto incerto, nell’ultima parte dell’anno sono emersi alcuni segnali di miglioramento, che riteniamo possano trovare conferma durante il 2011.

Il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato è previsto in data 1 aprile 2011.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email :  mfiore@buzziunicem.it