Elementi Navigazione

08 febbraio 2013

Informazioni preliminari esercizio 2012

Vendite cemento: 27,3 milioni di tonnellate; vendite calcestruzzo preconfezionato: 13,6 milioni di metri cubi

Fatturato consolidato pari a 2.813 milioni (+0,9%)

Avviata la procedura di acquisto residuale azioni Dyckerhoff dagli azionisti di minoranza (squeeze-out)


Dati consolidati

               
2012
       
2011
       
% 12/11

Vendite di cemento

      m ton       27,3       28,2       -3,4

Vendite di calcestruzzo

      m m3       13,6       15,1       -9,5

Ricavi netti

      € m       2.813       2.787       +0,9
                Dic 12       Dic 11       Var.

Indebitamento netto

      €m       1.125       1.143       (18)


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito oggi per l’esame dei dati preliminari relativi all’esercizio 2012.

Nel corso del 2012, diverse intensità hanno nuovamente contraddistinto il settore delle costruzioni nelle aree geografiche in cui opera il gruppo. Durante l’anno i rischi per l’economia mondiale si sono attenuati grazie al calmarsi delle tensioni finanziarie nell’area euro ed al miglioramento delle prospettive di crescita nei paesi emergenti, ma l’attività economica ha continuato a perdere vigore anche nel quarto trimestre, con gli effetti del consolidamento dei bilanci pubblici che si sono trasferiti alle economie più solide. Negli Stati Uniti la politica monetaria espansiva e l’accordo di minima per evitare “l’abisso fiscale” hanno per il momento stabilizzato l’andamento dell’economia, che comunque è sempre stata caratterizzata da una buona resilienza.

In Italia si è verificata un’altra contrazione della domanda interna e la produzione industriale ha continuato a diminuire, lasciando nel settore cemento ampi e crescenti margini di capacità produttiva inutilizzata. Negli Stati Uniti d’America una certa ripresa degli investimenti in edilizia residenziale e l’ottimo andamento del settore estrazione “shale gas” hanno contribuito alla espansione del prodotto interno. Nei paesi dell’Europa Centrale, dopo un primo trimestre caratterizzato da un clima piuttosto rigido, l’economia ha patito il crescente contagio proveniente dalle zone più deboli dell’UE, che ha causato un rallentamento dell’attività edilizia; in ogni caso si tratta di mercati in cui il la domanda di materiali edili ha raggiunto la fase di maturità. In Europa Orientale abbiamo assistito ad un nuovo record dei consumi di cemento in Russia, mentre una pausa della domanda si è manifestata in Ucraina e soprattutto in Polonia, venuta meno l’azione degli investimenti per il completamento delle opere infrastrutturali collegate ai Campionati Europei di calcio. La Repubblica Ceca ha proseguito nel suo programma di austerità e consolidamento del bilancio pubblico, che si riflette nella difficoltà del settore costruzioni. Favorevole è stata l’intonazione delle vendite in Messico, favorite dalla crescita economica e dalla spesa pubblica associata alle elezioni federali e statali, soprattutto nel primo semestre.

Le vendite di cemento del gruppo sono ammontate a 27,3 milioni di tonnellate, -3,4% rispetto all’esercizio 2011. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, pari a 13,6 milioni di metri cubi, sono state anch’esse inferiori a quelle dell’esercizio precedente (-9,5%).
Il fatturato consolidato è aumentato del 0,9%, da 2.787 a 2.813 milioni. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto favorevole di 68,3 milioni. Gli effetti delle variazioni nel perimetro di consolidamento sono stati favorevoli per 8,3 milioni. Pertanto, a cambi e perimetro costanti ci sarebbe stata una diminuzione del fatturato del 1,8%.
L’indebitamento finanziario netto a fine 2012 ammonta a 1.125 milioni, in diminuzione di 18 milioni rispetto ai 1.143 milioni di fine 2011. Il miglioramento della posizione finanziaria netta è stato ottenuto grazie al flusso dell’attività operativa, al controllo degli investimenti industriali ed alla prudente politica dei dividendi, nonostante gli acquisti di partecipazioni abbiano richiesto un esborso di oltre 70 milioni.

Italia
Nel terzo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo è stato in diminuzione di 0,2% ed anche nel quarto trimestre è atteso un dato negativo. La debolezza dell’attività ha riguardato tutti i principali comparti industriali, risultando particolarmente intensa in quello dei beni durevoli, con i consumi delle famiglie che continuano a contrarsi riflettendo il prolungato calo del reddito disponibile e la forte incertezza. Le transazioni nel comparto residenziale hanno segnato un ulteriore calo, raggiungendo il minimo dell’ultimo ventennio. Le quantità vendute di leganti idraulici sono diminuite del 19,9%, pur considerando una certa ripresa delle esportazioni. I consumi interni di cemento sono diminuiti per il sesto anno consecutivo, al livello di circa 25 milioni di tonnellate (-46% rispetto al massimo storico del 2006). I prezzi di vendita hanno segnato una crescita di circa il 13%, nel tentativo di bilanciare le diseconomie di scala associate alle frequenti fermate produttive. Nel settore del calcestruzzo preconfezionato l’andamento delle vendite è stato molto sfavorevole (-24,7%), con prezzi in leggera crescita (+4,6%). Nel complesso il fatturato consolidato delle attività italiane si è attestato a 479 milioni, in diminuzione del 15,7% rispetto al 2011.

Europa Centrale
Le difficoltà della fase congiunturale in atto nel mercato comune, dove il prodotto interno lordo ha confermato nell’ultimo trimestre la terza flessione consecutiva, hanno investito anche le economie ritenute più solide ed in Germania la produzione industriale nel bimestre ottobre - novembre è calata del 2,7%, facendo stimare la crescita per l’anno 2012 allo 0,9% contro il 3% raggiunto nell’anno precedente. Il settore delle costruzioni, dopo aver sofferto per le condizioni climatiche rigide nel trimestre invernale, ha evidenziato crescita nel comparto residenziale, sostanziale stabilità nel commerciale e debolezza nel settore pubblico. Le nostre consegne di cemento, penalizzate da una netta diminuzione delle esportazioni verso i paesi limitrofi, hanno segnato una flessione del 8,2%, in una situazione di prezzi in leggero recupero (+1,6%). I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato sono diminuiti del 1,5%, con prezzi marginalmente deboli (-0,7%). Il fatturato complessivo è così passato da 637 milioni nel 2011 a 604 milioni nel 2012, con una diminuzione del 5,1%. A parità di perimetro la diminuzione sarebbe stata del 6,4%.

In Lussemburgo le quantità vendute, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo, hanno risentito anch’esse della diminuzione delle esportazioni, risultando in flessione del 7,7%, con prezzi medi in leggera contrazione (-1,6%). Il fatturato è stato pari a 104 milioni, rispetto a 113 milioni nell’esercizio precedente.

Nei Paesi Bassi, in un contesto di debolezza economica e di sviluppo deludente delle costruzioni, le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato sono diminuite del 16,7%, abbinate ad una riduzione del 2,2% nel livello medio del prezzo. I ricavi netti, che comprendono anche le attività del settore aggregati naturali, si sono attestati a 88 milioni, rispetto a 110 milioni nel 2011 (-20,2%).

Europa Orientale
In Polonia le vendite di cemento hanno mostrato una rapida inversione di tendenza in concomitanza con lo svolgimento dei Campionati UEFA. Peraltro, l’economia in generale si è confermata solida e tra le più dinamiche nell’Unione Europea. Le quantità di cemento vendute sono diminuite del 17,4%, con un livello medio dei prezzi in valuta locale tendente al ribasso (-4,5%). Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato sono diminuite del 25,7%, con prezzi in calo del 2,3%. Il fatturato si è attestato a 109 milioni rispetto a 144 milioni nell’anno precedente, su cui ha inciso sfavorevolmente per 1,7 milioni la perdita di valore dello zloty.
In Repubblica Ceca l’andamento macroeconomico durante l’anno 2012 è stato caratterizzato da una sostanziale stagnazione (PIL +0,2%) e le attività legate all’edilizia non sono ancora uscite dalle difficoltà che hanno caratterizzato l’ultimo biennio. Dal secondo semestre dell’anno sono venute a mancare al nostro gruppo le esportazioni verso la Polonia, che avevano rappresentato nel recente passato una significativa leva sinergica, in seguito alla riduzione della domanda avvenuta in quel paese. Le vendite sono così diminuite del 11,9%, mentre i prezzi medi, espressi in valuta locale, sono rimasti praticamente stabili (-0,3%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha presentato un andamento piuttosto debole, con vendite in diminuzione del 5,7% e prezzi in flessione del 2,3%. I ricavi netti sono quindi passati da 172 a 150 milioni. La perdita di valore della valuta locale ha inciso negativamente sul fatturato per 3,0 milioni.
In Ucraina la crescita economica è proseguita con minore intensità rispetto all’anno precedente. Gli investimenti in costruzioni, che nella prima parte dell’anno avevano mantenuto un buon ritmo di crescita, hanno in seguito evidenziato una certa debolezza, essendo anche venuta meno la fase propulsiva legata ai Campionati UEFA. Ciò ha comportato un ridimensionamento delle quantità di cemento vendute (-6,1%) ed una stasi nel settore calcestruzzo preconfezionato (+3,1%). I prezzi in valuta locale hanno confermato un favorevole sviluppo, chiudendo in crescita rispettivamente del 18,1% e del 20,8%. I ricavi di vendita si sono dunque attestati a 134 milioni, rispetto a 113 milioni raggiunti nel 2011 (+19,5%). La traduzione del fatturato in euro è stata favorita dall'apprezzamento della valuta locale (+9,1 milioni).

In Russia, l’economia ha mantenuto un’intonazione positiva, con stime di sviluppo del prodotto interno lordo del 3,4% per l’anno 2012. Il settore delle costruzioni si è dimostrato ancora trainante e le nostre vendite di cemento hanno mostrato una tendenza soddisfacente (+15,3%). La buona intonazione della domanda ha favorito una progressione altrettanto convincente dei prezzi medi di vendita, che in valuta locale sono risultati superiori del 13,1% rispetto al 2011. I ricavi netti hanno registrato un ottimo incremento passando da 176 milioni nel precedente esercizio a 235 milioni (+33,7%). Al netto dell’effetto cambio favorevole, l’aumento sarebbe stato del 30,5%.

Stati Uniti d’America
La stima di crescita per il 2012 è fissata al +2,2%, in miglioramento rispetto a quella realizzata nel 2011 (+1,8%). Per quanto riguarda gli investimenti in costruzioni, si è rafforzato il comparto dell’edilizia residenziale con ripresa dei prezzi delle abitazioni; peraltro, in senso relativo, l’edilizia non residenziale e commerciale è quella che ha ottenuto la migliore performance. Le vendite di leganti idraulici, dopo un robusto avvio nel primo trimestre, favorito dalle condizioni meteo, hanno mantenuto un ritmo di crescita importante, chiudendo l’anno con un incremento del 10,5%. Il rimbalzo della domanda, dopo alcuni anni di stagnazione, si è tradotto in un miglioramento anche dei prezzi di vendita (+2,9% in valuta locale). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno avuto un andamento meno dinamico per quanto riguarda i volumi (+2,7%) ma più favorevole con riferimento ai prezzi (+6,3%). Il fatturato complessivo è passato da 558 a 681 milioni (+22,0%). Il rafforzamento del dollaro ha accentuato la variazione positiva: a parità di tassi di cambio, l’aumento sarebbe stato del 12,6%.

Messico (consolidamento al 50%)
L’economia del Paese ha avuto un avvio favorevole con sviluppo del prodotto interno lordo superiore al 4%, successivamente ha mantenuto un positivo e coerente ritmo di crescita, attestandosi al 3,3% per l’anno 2012. L’industria edilizia ha realizzato una crescita del 4% circa, favorita da importanti progetti pubblici per la realizzazione di infrastrutture e dal buon andamento del settore residenziale. Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 6,2%, con un miglioramento dei prezzi in valuta locale (+4,3%). La produzione di calcestruzzo preconfezionato ha segnato un più robusto incremento (+11,7%), con prezzi in aumento del 2,6%. Il fatturato ha raggiunto i 269 milioni, +13,1% rispetto al 2011. Sul dato ha inciso favorevolmente l’andamento del peso messicano, al netto del quale la variazione sarebbe stata di +10,6%.

Sulla base delle informazioni preliminari disponibili, ci attendiamo che il bilancio consolidato dell’esercizio 2012 si chiuda con un margine operativo lordo ricorrente di circa 450 milioni, in linea con le  previsioni già fornite al mercato nelle precedenti comunicazioni.

Il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato è previsto in data 28 marzo 2013.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, in qualità di azionista di maggioranza della controllata tedesca Dyckerhoff AG, con una partecipazione al capitale sociale pari al 96,64%, ha deliberato di avviare la procedura che consente di esercitare il diritto di acquisto di tutte le residue azioni ordinarie e privilegiate detenute dagli azionisti di minoranza (cosiddetto squeeze out). Tale procedura, ai sensi della normativa tedesca, dovrà essere deliberata dall’assemblea degli azionisti Dyckerhoff AG, che prevediamo possa tenersi nel mese di luglio 2013.
In conformità agli obblighi di legge, Buzzi Unicem offrirà un adeguato corrispettivo in contanti per ogni azione ordinaria e privilegiata Dyckerhoff, sulla base di un parere preparato da un esperto contabile. La congruità di tale corrispettivo sarà verificata dal perito selezionato e nominato dal tribunale competente.
Riteniamo che l’intera procedura si possa concludere entro il 2013, con la cancellazione di Dyckerhoff AG dalla quotazione in borsa.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email : mfiore@buzziunicem.it