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03 agosto 2012

Risultati al 30 giugno 2012

Buona ripresa  dei volumi di vendita negli Stati Uniti d’America e solido andamento in Russia e Messico; perdurante difficoltà del settore costruzioni in Italia e debolezza in Europa Centrale

Effetto prezzi favorevole in quasi tutti i mercati e rallentamento dell’inflazione da costi energetici

Fatturato pari a 1.351 milioni (nel 2011: 1.339 milioni); margine operativo lordo di 197 milioni (nel 2011: 183 milioni)

Per l’anno 2012, conferma di risultati operativi simili a quelli dell’esercizio precedente, con un contributo fornito dalle aree geografiche parzialmente diverso rispetto alla previsione iniziale


Dati consolidati

               
Gen-Giu 12
       
Gen-Giu 11
       
% 12/11
Vendite di cemento       m ton       13,1       13,4          -2,6
Vendite di calcestruzzo       m m3       6,6       7,4       -11,0
Ricavi netti       €m       1.350,9       1339,4       +0,9
Margine Operativo Lordo       €m       197,2       183,1       +7,7
Utile netto       €m       18,1       11,9       +52,2
Utile netto azionisti della società       €m       3,3       -0,3       n.s.
                Giu 12       Dic  11       Var.
Indebitamento netto       €m       1.159,6       1.143,1       +16.5


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012.

L’economia mondiale, dopo un primo trimestre caratterizzato da espansione a ritmi contenuti, è tornata ad indebolirsi dalla primavera in poi. Le prospettive di ripresa, infatti, sono state condizionate dalla perdurante crisi del debito sovrano in Europa e dall’incertezza politica di bilancio degli Stati Uniti. Nell’Eurozona il prodotto interno lordo ha ristagnato, anche se con andamenti differenziati tra paesi: leggera crescita in Germania, stabilità in Francia, diminuzione in Spagna ed Italia. Negli Stati Uniti d’America il contributo positivo delle esportazioni nette e la dinamica più sostenuta dei consumi ha bilanciato la debolezza della spesa pubblica ed il rallentamento degli investimenti; in Giappone l’attività produttiva ha segnato una forte espansione. La minore dinamicità della domanda nei paesi avanzati ha comportato la frenata anche delle principali economie emergenti: i tassi di crescita sono nettamente diminuiti in Cina, India e Brasile. Meglio ha fatto la Russia, favorita dal buon andamento del settore energetico. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, riflettendo la debolezza dell’attuale fase ciclica e la flessione dei corsi delle materie prime. Le indicazioni implicite nei contratti futures, segnalano che il prezzo del petrolio nella seconda metà dell’anno dovrebbe restare intorno ai livelli registrati in luglio. I paesi avanzati, per l’anno in corso, mantengono stime di crescita del prodotto interno lordo al +1,4%, in leggera flessione sull’anno precedente, e nei paesi emergenti l’attesa è per uno sviluppo inferiore al 6%. Le tensioni sui mercati finanziari dell’Eurozona, che si erano attenuate nei primi mesi dell’anno, da aprile si sono nuovamente intensificate e l’accresciuta avversione al rischio ha continuato a comprimere i rendimenti dei titoli dei paesi ritenuti più sicuri. Considerando i significativi livelli di capacità inutilizzata, i rischi di nuovi ribassi delle attività economiche e l’inflazione contenuta, le banche centrali dei paesi avanzati hanno aumentato il ricorso a politiche monetarie espansive. In uno scenario di lenta riduzione dell’indebitamento pubblico e privato, tutt’ora in corso nei paesi avanzati, i principali rischi per la crescita dell’economia globale derivano dalle incertezze sulla coesione dei governi nell’orientare la riforma della governance europea e nell’adeguare i meccanismi di gestione della crisi per fronteggiare la spirale negativa tra rischio sovrano, fragilità dei sistemi bancari e crescita.

I ricavi conseguiti nel semestre sono risultati in crescita del 0,9%, passando da 1.339,4 a 1.350,9 milioni, mentre il margine operativo lordo è stato pari a 197,2 milioni, contro i 183,1 milioni del 2011 (+7,7%). I prezzi di vendita del primo semestre 2012 sono stati  superiori a quelli del medesimo periodo 2011 in quasi tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo; soltanto in Lussemburgo e Polonia si è verificata una lieve flessione. L’effetto prezzi favorevole, la ripresa dei volumi in alcuni importanti mercati e la stabilizzazione dei costi energetici hanno permesso di migliorare la redditività operativa. L’indebolimento dell’euro rispetto alle principali valute funzionali delle società consolidate ha comportato un effetto cambio positivo sul fatturato e sul margine operativo lordo.

Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2012 hanno registrato una flessione del 2,6% rispetto all’analogo periodo del 2011, attestandosi a 13,1 milioni di tonnellate. La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 6,6 milioni di metri cubi, in riduzione del 11,0% rispetto all’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è stato di 197,2 milioni contro i 183,1 milioni del 2011 (+7,7%). Il periodo in esame ha beneficiato di proventi non ricorrenti per 7,7 milioni (7,1 milioni nel 2011); al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2012 è aumentato di 13,4 milioni (+7,6%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto positivo di 2,0 milioni, principalmente grazie al rafforzamento del dollaro, che unitamente a quello del rublo russo e della hryvnia ucraina ha più che compensato la debolezza delle altre valute; leggermente positivo anche l’effetto dovuto alla variazione dell’area di consolidamento (+0,3 milioni). A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo sarebbe cresciuto del 6,4%. La redditività caratteristica è migliorata negli Stati Uniti, in Europa Orientale ed in Messico. In Europa Centrale, è rimasta sotto ai livelli del 2011, peraltro con un secondo trimestre allineato allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati operativi dell’Italia, dove le difficoltà del mercato si sono vieppiù intensificate, purtroppo sono stati negativi. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 113,2 milioni (120,7 milioni nel primo semestre 2011), il risultato operativo è stato pari a 84,0 milioni (62,5 milioni a giugno 2011). L’utile prima delle imposte si è attestato a 22,0 milioni contro i 16,1 milioni del primo semestre 2011 (+36,3%), dopo oneri finanziari netti pari a 62,2 milioni (46,0 milioni nel 2011) ed un apporto negativo di 0,1 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto. L’utile netto del periodo, su cui ha inciso un aliquota fiscale media più favorevole, è aumentato da 11,9 a 18,1 milioni (+52,2%), di cui 3,3 milioni attribuibile agli azionisti della società (perdita di -0,3 milioni nel 2011).

Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 131,3 milioni, in confronto a 132,6  milioni nel corrispondente periodo 2011. L’indebitamento netto al 30 giugno 2012 ammonta a 1.159,6 milioni, rispetto ai 1.143,1 milioni del 31 dicembre 2011. Nel semestre in esame, il gruppo ha distribuito dividendi per 28,8 milioni, di cui 10,3 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 72,4 milioni, di cui 18,9 milioni per progetti di espansione della capacità produttiva.

Italia
Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, comprese le quantità destinate all’esportazione, hanno registrato una diminuzione del 23,0% rispetto allo stesso periodo del 2011, in linea con il calo dei consumi nazionali. I prezzi di vendita si sono rafforzati grazie all’aumento di listino avvenuto ad inizio d’anno e hanno segnato una variazione positiva pari al 20,9% nel confronto col primo semestre del 2011. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una riduzione delle vendite pari al 24,8%, con prezzi in aumento del 5,6%. Il fatturato delle attività italiane è stato quindi pari a 245,7 milioni, in calo del 15,3% (290,2 milioni nel 2011). Dall’inizio dell’anno il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento progressivamente favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre l’energia elettrica è risultata in forte crescita. Il primo semestre del 2011 comprendeva, tra l’altro, altri ricavi operativi pari a 13,5 milioni derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi. Al lordo di tali proventi il margine operativo lordo è passato da 6,9  a -1,3 milioni, con una redditività diventata di segno negativo.

Europa Centrale
In Germania, nei primi sei mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato vendite in riduzione del 9,4% rispetto al corrispondente periodo del 2011, con prezzi in lieve incremento (+1,6%). Dopo un inizio anno condizionato da temperature molto rigide, il secondo trimestre ha mostrato un’evoluzione della domanda di cemento in ripresa ad allineata a quella dello stesso periodo dell’anno precedente. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in riduzione del 3,6%, con tendenza dei prezzi a diminuire. Il fatturato si è ridotto quindi da 308,3 a 286,0 milioni (-7,2%). Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 1,8 milioni derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi (3,0 milioni nel 2011). Il costo dei combustibili si è incrementato del 2%, mentre il costo dell’energia elettrica è diminuito (-0,6%). Il margine operativo lordo si è ridotto da 44,5 a 30,1 milioni.

In Lussemburgo, dopo un avvio d’anno condizionato sfavorevolmente dalle condizioni climatiche, il secondo trimestre ha mostrato un andamento delle spedizioni in calo del 4% circa rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2011. Nel semestre, le quantità vendute di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo, sono diminuite del 10,3% con ricavi medi unitari in leggera contrazione. Il fatturato si è fermato a 54,0 milioni, in riduzione del 10,5% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (60,4 milioni). Il margine operativo lordo è passato da 21,3 milioni del primo semestre 2011 a 6,2 milioni. Tuttavia, il dato del 2011 comprendeva altri ricavi operativi conseguenti alla vendita di quote emissione CO2 stimate in eccesso rispetto ai volumi attesi per 4,9 milioni ed altri ricavi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenza sulla cessione di un immobile non strumentale.
Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono attestate a quota 0,42 milioni di metri cubi, in calo sensibile rispetto all’esercizio precedente, con ricavi pari a 47,0 milioni (58,1 milioni nel primo semestre 2011). Il margine operativo lordo è passato da 1,8 a -1,7 milioni, con una redditività diventata di segno negativo (+3,1% nel 2011).

Europa Orientale
In Repubblica Ceca e Slovacchia le vendite di cemento, comprese le esportazioni verso la Polonia, sono diminuite del 17,4% rispetto al medesimo periodo del 2011 mentre i prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, hanno presentato un leggero miglioramento (+0,6%). Anche il mercato del calcestruzzo preconfezionato ha confermato una flessione significativa dei volumi (-12,1%) e prezzi in discesa del 3,8%. Il fatturato complessivo, che ha risentito anche di un certo indebolimento della corona, è passato da 80,3 a 64,1 milioni (-20,2%), ed il margine operativo lordo si è fermato a 7,9 milioni rispetto ai 15,0 milioni del primo semestre 2011 (-47,3%). Il costo dell’energia elettrica ha presentato un significativo aumento (+12,3%), più moderato l’incremento del combustibile (+2,3%). La redditività caratteristica é peggiorata, passando dal 18,7% al 12,3%.

In Polonia nel semestre le vendite di cemento sono risultate in calo rispetto al 2011 (-6,8%), ed ancora più marcata è stata la flessione delle produzioni di calcestruzzo preconfezionato (-24,6%). I prezzi di vendita del cemento hanno mostrato segnali di debolezza (-1,6%), mentre si sono rafforzati del 1,1% quelli del settore calcestruzzo preconfezionato. Il fatturato in euro si è fermato a 53,1 milioni, rispetto a 65,6 milioni nel 2011 (-19,0%); il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole, con un decremento di circa il 2% per combustibili e energia elettrica. Il margine operativo lordo è passato da 15,0 a 9,9 milioni (-34,4%) con una redditività caratteristica in riduzione, dal 22,8 % al 18,6 %.
In Ucraina nel primo semestre le vendite di cemento sono aumentate del 9,0%, in uno scenario di prezzi assai favorevole (+22,0% in valuta locale). Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 42,4 a 60,8 milioni (+43,3%) e da 1,0 a 4,4 milioni. Il funzionamento a regime dei nuovi impianti per l’utilizzo del carbone al posto del gas naturale ha permesso di mitigare il forte tasso d’inflazione che ha caratterizzato i combustibili (+19%) e l’energia elettrica (+24%).
In Russia nei primi sei mesi dell’anno i volumi di vendita sono risultati in progresso del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, con prezzi in valuta locale in crescita (+15,3% semestre su semestre). Il fatturato è passato da 75,1 a 105,4 milioni (+40,2%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 41,2 milioni contro i 20,5 milioni del 2011, in aumento del 100,5%. La modesta rivalutazione del rublo (+1,1%) non ha avuto effetti significativi sulla traduzione dei risultati in euro. Le attività russe hanno confermato una  redditività caratteristica di eccellenza nell’ambito del gruppo (39,1%) ed in miglioramento rispetto al passato esercizio (27,3 %) anche grazie al funzionamento più regolare della nuova linea produttiva a via secca di Suchoi Log.

Stati Uniti d’America
Le vendite di leganti idraulici, dopo il robusto avvio del primo trimestre, favorito dalle favorevoli condizioni meteo, hanno mantenuto un buon ritmo di crescita, ed hanno chiuso il semestre con un significativo incremento (+16,3%); la produzione di calcestruzzo preconfezionato si è mantenuta sui livelli dell’esercizio precedente (+1,1%). I prezzi di vendita del cemento in valuta locale sono cresciuti del 3,4%; gli annunci dei produttori sono stati accettati dalla clientela grazie alla domanda superiore alle aspettative di inizio anno ed il portafoglio ordini abbastanza corposo. Il fatturato in dollari si è attestato a 418,8 milioni, in aumento del 15,3% dai 363,3 milioni del corrispondente semestre 2011. Il margine operativo lordo è stato di 65,7 milioni di dollari (+197,0% dai precedenti 22,1 milioni). L’effetto cambio ha comportato un impatto favorevole, sicché in euro i ricavi netti sono passati da 258,9 a 323,1 milioni (+24,8%) ed il margine operativo lordo è risultato superiore di 34,9 milioni, da 15,8 a 50,7 milioni (+221,5%). Al netto degli elementi non ricorrenti, costituiti da una plusvalenza di 7,7 milioni sulla cessioni di immobili, il margine operativo lordo ha mostrato un miglioramento di 27,2 milioni rispetto al 2011. La crescita dei volumi, il miglioramento dei prezzi e la sostanziale stabilità dei fattori energetici, hanno avuto un impatto rilevante sulla marginalità caratteristica ricorrente, che è passata dal 6,1 % al 13,3%.

Messico (consolidamento al 50%)
Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma hanno chiuso in aumento del 9,9% ed anche la produzione di calcestruzzo preconfezionato è avanzata del 9,4%. I prezzi del cemento hanno confermato una buona intonazione, migliorando del 6.3% in valuta locale; analogo andamento favorevole si è verificato nel settore calcestruzzo preconfezionato, con prezzi in aumento del 3,9% rispetto al primo semestre del 2011. Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato entrambi un incremento, rispettivamente del 14,5% e del 23,8%. I risultati tradotti in euro hanno patito l’effetto negativo dovuto alla svalutazione del peso messicano: il fatturato è passato da 118,3 a 131,6 milioni (+11,2%) ed il margine operativo lordo da 41,4 a 49,8 milioni (+20,2%). Il rapporto tra le due grandezze è stato quindi pari al 37,8% (era il 35,0% nel 2011), ottenuto grazie all’effetto volumi/prezzi ed alla diminuzione del costo riferito al consumo di combustibile.

Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2012 sono stati caratterizzati da una inattesa ripresa negli Stati Uniti, dalla conferma dei progressi reddituali delle economie emergenti, soprattutto Russia e Messico, ma anche da una situazione più debole del previsto in Europa Centrale, che ha come base di confronto un anno 2011 particolarmente positivo. Molto difficile è stata la situazione in Italia, dove gli investimenti in costruzioni stanno rapidamente tornando ai livelli di metà anni ’70. Nel complesso si è raffreddata l’inflazione dei fattori energetici, sebbene ogni mercato esprima andamenti differenti e talora divergenti tra combustibili ed energia elettrica.
L’andamento dei volumi e dei prezzi nel secondo semestre, rispetto alle previsioni formulate ad inizio anno, sarà probabilmente più debole in Italia, Europa Centrale e Polonia, migliore in Stati Uniti d’America e Russia, senza variazioni di rilievo in Repubblica Ceca, Ucraina e Messico. Le condizioni esterne presentano qualche opportunità per quanto riguarda il miglioramento dei costi di produzione (materie prime, combustibili), peraltro non estese a tutte le aree geografiche del gruppo. Il nostro impegno è costantemente rivolto al contenimento dei costi ed al raggiungimento dell’assetto gestionale più efficiente, soprattutto dove la redditività operativa è ai minimi.
Sulla base di queste considerazioni, riteniamo di confermare, per l’intero esercizio 2012, la  previsione di risultati operativi simili a quelli dell’anno precedente, con un contributo fornito dai mercati in cui il gruppo opera parzialmente diverso rispetto a quello inizialmente previsto.


Prestiti obbligazionari in scadenza
Durante il primo semestre dell'esercizio 2012 nessuna società del gruppo ha emesso nuovi prestiti obbligazionari.
Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2012 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 29 maggio 2013, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2002.
- in data 12 settembre 2013, 30,0 milioni di euro riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003.
Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff AG, pari a 200,0 milioni di euro di valore nominale iniziale, scade a dicembre 2012.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Contatti societari:
Segreteria Investor Relations 
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email mfiore@buzziunicem.it

I risultati del primo semestre 2012 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà venerdì 3 agosto, alle ore 17.00; per partecipare comporre il n. +39 02 8020911.