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02 agosto 2013

Risultati al 30 giugno 2013

Volumi di vendita in ripresa nel secondo trimestre ma ancora inferiori all’anno precedente; attività edilizia sempre molto debole in Italia e rallentamento in Messico

Effetto prezzi moderatamente positivo, ma costi di produzione penalizzati dal basso livello di attività e dall’aumento dell’energia elettrica; accelerazione dei progetti di risparmio ed efficienza nei mercati più critici

Fatturato pari a 1.274 milioni (nel 2012: 1.351 milioni); margine operativo lordo di 151 milioni (nel 2012: 201 milioni)

Secondo semestre atteso in sostanziale miglioramento; per l’intero esercizio 2013, previsto un margine operativo lordo ricorrente tra il 5% ed il 10% inferiore a quello dell’anno precedente

Dati consolidati

                Gen-Giu 13         Gen-Giu 12         % 13/12
Vendite di cemento       m ton       12,3       13,1          -5,8
Vendite di calcestruzzo       m m3       5,9       6,6       -9,8
Ricavi netti       €m       1.273,7       1.350,9       -5,7
Margine Operativo Lordo       €m       150,7       200,5       -24,8
Utile netto (perdita)       €m       (26,6)       18,5       n.s.
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       (37,3)       3,6       n.s.
                Giu 13       Dic  12       Var.
Indebitamento netto       €m       1.197,1       1.124,9       72,2

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013.

L’economia mondiale durante i primi mesi del 2013 ha beneficiato del consolidamento della ripresa negli Stati Uniti e dell’espansione del Giappone, mentre la crescita nei principali paesi emergenti, seppure sostenuta, ha manifestato decelerazioni in Cina, Russia ed India. Nell’area dell’euro, dopo la flessione del prodotto interno lordo del primo trimestre, si sono riscontrati segnali di progresso, ma i livelli di sviluppo sono rimasti comunque bassi. Le debolezze si sono estese anche ai paesi non direttamente esposti alle tensioni sui mercati finanziari, tanto che il prodotto interno è diminuito in tutte le principali economie, con l’eccezione di un modesto rialzo in Germania promosso dall’incremento dei consumi delle famiglie. Anche se la debolezza ciclica è in attenuazione, le previsioni di crescita più recenti per la zona euro sono state riviste al ribasso. Il rafforzamento dell’attività economica negli Stati Uniti ha rispecchiato l’accelerazione dei consumi delle famiglie, mentre la riduzione della spesa pubblica ha contribuito in modo negativo alla dinamica in misura inferiore rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente. I prezzi delle materie prime e dei fattori energetici si sono ridotti, favorendo un generalizzato calo dell’inflazione e le indicazioni implicite nei contratti future segnalano ulteriori possibili discese del petrolio nel secondo semestre. Le politiche monetarie dei paesi avanzati hanno mantenuto una intonazione espansiva. L’andamento dell’economia mondiale nel 2013 è previsto analogo al 2012 (+3,1%), ma le prospettive rimangono tuttora soggette a rischi verso il basso, per le aumentate incertezze sulla crescita delle principali economie emergenti.

I ricavi conseguiti nel semestre sono risultati in riduzione del 5,7% passando da 1.350,9 a 1.273,7  milioni, mentre il margine operativo lordo è stato pari a 150,7 milioni, contro i 200,5 milioni del 2012 (-24,8%). L’effetto prezzi è stato favorevole, ma assai differenziato per area geografica: stabile in Italia, in aumento in Germania e Stati Uniti, lieve flessione in Lussemburgo, Repubblica Ceca e Messico e più marcata in Polonia. L’effetto volumi sfavorevole ed un’elevata inflazione dei fattori produttivi in Russia hanno ridotto la redditività operativa. Inoltre, essendo la variazione riferita ad un primo semestre del 2012 assai brillante, tale base di confronto ha reso più penalizzante i relativi scostamenti assoluti e percentuali. Non ci sono state variazioni significative dovute all’andamento delle valute; esse hanno comportato un effetto cambio negativo per 4,0 milioni sul fatturato e praticamente nullo sul margine operativo lordo consolidato.

Andamento economico e finanziario
Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2013 hanno registrato una flessione del 5,8% rispetto all’analogo periodo del 2012, attestandosi a 12,3 milioni di tonnellate. Solo in Stati Uniti d’America e Russia il gruppo ha registrato una variazione favorevole. La produzione di calcestruzzo preconfezionato è stata pari a 5,9 milioni di metri cubi, in riduzione del 9,8% rispetto all’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è stato di 150,7 milioni contro i 200,5 milioni del 2012 (-24,8%). Il dato del primo semestre è stato penalizzato da costi non ricorrenti per 1,7 milioni, mentre lo stesso periodo del 2012 aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per 7,7 milioni; al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2013 sarebbe diminuito di 40,5 milioni (-21,0%). Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto neutro, dal momento che il rafforzamento del peso messicano e dello zloty polacco ha compensato la debolezza del dollaro, del rublo russo, della hryvnia ucraina e della corona ceca; leggermente positivo l’effetto dovuto alla variazione dell’area di consolidamento (+0,2 milioni). A tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo sarebbe diminuito del 21,1%. La redditività caratteristica nel secondo trimestre è peggiorata in tutte le aree di presenza, talora di poco (Stati Uniti, Europa Centrale) talora in modo più marcato (Europa Orientale, Messico), ed in Italia, a causa della mancanza di domanda e delle continue difficoltà nel settore calcestruzzo preconfezionato, la perdita operativa si è ampliata. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 112,9 milioni (113,2 milioni nel primo semestre 2012), il risultato operativo è stato pari a 37,8 milioni (87,3 milioni a giugno 2012). Il risultato prima delle imposte è stato negativo per 8,3 milioni, contro un utile di 22,6 milioni del primo semestre 2012, dopo oneri finanziari netti pari a 47,6 milioni (65,0 milioni nel 2012) ed un apporto positivo di 1,5 milioni dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto. Le imposte sul reddito hanno risentito della mancata iscrizione di attività differite sulle perdite fiscali maturate in Italia, dovuta ad un rigoroso giudizio sulla futura ricuperabilità. Pertanto il conto economico del periodo si è chiuso con una perdita netta di 26,6 milioni rispetto ad un utile netto di 18,5 milioni del primo semestre 2012; il risultato attribuibile agli azionisti della società è passato da un utile di 3,6 milioni nel 2012 ad una perdita di 37,3 milioni nel periodo in esame.

Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 86,3 milioni, in confronto a 131,6 milioni nel corrispondente periodo 2012. L’indebitamento netto al 30 giugno 2013 ammonta a 1.197,1 milioni rispetto ai 1.124,9 milioni del 31 dicembre 2012. Nel semestre in esame, il gruppo ha distribuito dividendi per 23,9 milioni, di cui 12,5 milioni da parte della capogruppo, ed ha sostenuto spese in conto capitale per complessivi 81,4 milioni.

Italia
Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker, comprese le quantità destinate all’estero, hanno registrato una diminuzione del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2012, inferiore rispetto al calo dei consumi nazionali grazie alla crescita delle esportazioni. I prezzi di vendita si sono leggermente rafforzati in seguito all’aumento di listino avvenuto ad inizio d’anno ed hanno segnato una variazione positiva pari al 1,3% nel confronto con il primo semestre del 2012. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una riduzione delle produzioni pari al 30,6%, con prezzi in aumento del 4,3%. Il fatturato delle attività italiane è stato quindi pari a 202,6 milioni, in calo del 17,5% (245,7 milioni nel 2012). Dall’inizio dell’anno il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento leggermente favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre il costo dell’energia elettrica è risultato ancora in crescita. Il margine operativo lordo si è mantenuto in territorio negativo da -0,9 a
-17,8 milioni, di cui 10,7 milioni rappresentati da svalutazioni dei crediti verso clienti.

Europa Centrale
In Germania, nei primi sei mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato vendite in riduzione del 7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012, con prezzi in lieve incremento (+1,8%). La ripartizione delle consegne tra domestiche ed esportazioni indica che le prime sono diminuite del -5,1% e le seconde del -23,4%, soprattutto a causa del calo della domanda proveniente dai Paesi Bassi. Dopo un inizio anno condizionato negativamente dalla situazione meteorologica, il secondo trimestre ha mostrato una discreta ripresa, nonostante il perdurare di un clima assai piovoso. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in flessione del 4,5%, in un contesto di prezzi in leggero rafforzamento. Si segnala comunque che da inizio anno, a seguito di una modifica organizzativa, alcune attività di produzione e vendita di calcestruzzo preconfezionato sono state trasferite al Lussemburgo. A parità di perimetro produttivo la flessione delle vendite sarebbe stata del 1,2%. Il fatturato complessivo si è ridotto quindi da 286,0 a 269,0 milioni (-5,9%) ed il margine operativo lordo da 30,2 a 20,2 milioni. Durante il periodo sono maturati altri costi operativi pari a 1,9 milioni per acquisti infragruppo di quote emissione CO2, mentre nello stesso periodo del 2012 la società aveva realizzato altri ricavi operativi per 1,8 milioni derivanti dalla vendita di diritti. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento leggermente sfavorevole sia per quanto riguarda i combustibili che per l’energia elettrica; il costo del lavoro comprende 1,8 milioni di accantonamenti straordinari per benefici ai dipendenti.

In Lussemburgo, dopo un avvio d’anno fortemente condizionato dalle condizioni climatiche, il secondo trimestre ha confermato una ripresa delle vendite più in linea con i risultati raggiunti nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Nel periodo in esame, le quantità vendute di cemento e clinker, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo e compresi i volumi destinati all’esportazione, sono diminuite del 9,6% con ricavi medi unitari in leggera contrazione (-2,7%). Il fatturato si è fermato a 51,6 milioni, in riduzione del 4,6% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (54,0 milioni). Il margine operativo lordo è passato da 6,2 milioni del primo semestre 2012 a 6,6 milioni. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili e di sostanziale stabilità per l’energia elettrica. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,6 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012). Si segnala inoltre che da inizio anno, a seguito di una ristrutturazione organizzativa, alcune attività di produzione e vendita calcestruzzo preconfezionato sono state trasferite dalla Germania al Lussemburgo; tali attività hanno contribuito per 0,8 milioni al margine operativo lordo del semestre.

Nei Paesi Bassi le nostre vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono attestate a quota 0,3 milioni di metri cubi, in calo sensibile rispetto all’esercizio precedente, con ricavi pari a 36,1 milioni (47,0 milioni nel primo semestre 2012). Il margine operativo lordo si è confermato in territorio negativo passando da -1,7 a -4,0 milioni. Sono allo studio importanti piani di efficientamento organizzativo, attraverso i quali puntiamo ad ottenere interessanti risparmi di costo e che prevedono, tra gli altri, un coordinamento più stretto, con l'organizzazione del settore calcestruzzo in Germania.

Europa Orientale
In Repubblica Ceca e Slovacchia le nostre vendite di cemento sono diminuite del 16,7% rispetto al medesimo periodo del 2012 ed i prezzi medi di vendita, espressi in valuta locale, hanno presentato una leggera riduzione (-1,3%). Anche il mercato del calcestruzzo preconfezionato ha confermato una flessione significativa dei volumi (-12,0%) e prezzi in aumento del 2,0%. Il fatturato complessivo, che ha risentito anche di un certo indebolimento della valuta, è passato da 64,1 a 53,8 milioni (-16,2%), ed il margine operativo lordo si è fermato a 3,7 milioni rispetto ai 7,9 milioni del primo semestre 2012      (-53,0%). La redditività caratteristica ha continuato a peggiorare, passando dal 12,3% al 6,9%. Il costo dei fattori energetici ha avuto andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre l’energia elettrica è risultata in crescita. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,9 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012). Per favorire il ritorno ad un livello di redditività più soddisfacente sono in fase di completamento alcuni progetti di miglioramento organizzativo, tra cui l'istituzione di un centro amministrativo comune nel Paese per entrambi i settori di attività (cemento e calcestruzzo preconfezionato).

In Polonia nel semestre le vendite di cemento sono risultate in diminuzione rispetto al 2012 (-6,5%), ed ancora più marcata è stata la flessione delle produzioni di calcestruzzo preconfezionato (-18,3%). Dopo un avvio d’anno sfavorito dal confronto con l’assai positivo andamento del 2012, il secondo trimestre ha mostrato una variazione favorevole. I prezzi di vendita in valuta locale hanno continuato a scendere (-6,6% il cemento e -8,2% il calcestruzzo), ma l’inversione di tendenza iniziata nel secondo trimestre è di buon auspicio per la seconda metà dell’anno. Il fatturato in euro, che ha beneficiato di una rivalutazione della valuta locale (+1,6%), si è fermato a 45,5 milioni, rispetto a 53,1 milioni nel 2012           (-14,3%); il margine operativo lordo è passato da 9,9 a 9,1 milioni (-8,0%), peraltro con una redditività caratteristica in aumento, dal 18,6% al 20,0%. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole per quanto riguarda l’energia elettrica, mentre il costo dei combustibili è risultato in leggera crescita. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 0,4 milioni per vendite infragruppo di quote emissione CO2 (nulla nel 2012).

In Ucraina nel primo semestre le vendite di cemento sono diminuite del 15,1%, in uno scenario di prezzi in miglioramento (+4,5% in valuta locale). Il fatturato ed il margine operativo lordo sono passati rispettivamente da 60,8 a 52,6 milioni (-13,5%) e da 4,4 a 1,3 milioni, penalizzati dall’indebolimento della valuta locale (-2,0%). Il margine operativo è stato influenzato da costi non ricorrenti per 1,7 milioni, relativi ad un contenzioso con la pubblica amministrazione riguardante l’IVA sulle forniture di gas. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento leggermente favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre l’inflazione che ha caratterizzato l’energia elettrica è stata molto elevata (+23%).

In Russia nei primi sei mesi dell’anno i volumi di vendita sono risultati in progresso del 3,0% rispetto allo stesso periodo del 2012, con prezzi in valuta locale in crescita (10,2% semestre su semestre). Il fatturato è passato da 105,4 a 113,2 milioni (+7,4%), mentre il margine operativo lordo si è attestato a 36,0 milioni contro i 41,2 milioni del 2012, in diminuzione del 12,6%. La svalutazione del rublo (-2,6%) ha avuto un impatto sfavorevole sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio la variazione del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stata rispettivamente del +10,3% e di –10,2%. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento molto sfavorevole sia per quanto riguarda i combustibili (+12%), sia l’energia elettrica (+33%). Nel secondo trimestre, a causa di un incendio nel reparto macinazione farina cruda, si è arrestata la produzione del forno 5 a via secca. Per fare fronte alla domanda, sono state utilizzate le scorte di semilavorati a magazzino, con una diminuzione di circa 9 milioni di euro rispetto a fine 2012. La ripresa della normale marcia produttiva del forno 5 è prevista durante il mese di agosto.

Stati Uniti d’America
Nei primi sei mesi dell’anno le vendite di leganti idraulici hanno mantenuto un ritmo di crescita differenziato: piuttosto robusto nel Sud-Ovest del Paese ed in leggera crescita nelle regioni del Midwest. I volumi di vendita, che nello stesso periodo nel 2012 avevano presentato una significativa espansione, hanno chiuso il semestre con un ulteriore incremento (+4,4%); la produzione di calcestruzzo preconfezionato, grazie alla forte presenza nelle regioni del Sud Ovest, ha segnato una crescita del 10,4%. I prezzi di vendita del cemento in valuta locale sono cresciuti del 1,8%, a conferma del momento positivo e della ricettività di un mercato in crescita. Il fatturato in dollari si è attestato a 453,2 milioni, in aumento del 8,2% dai 418,8 milioni del corrispondente semestre 2012. Il margine operativo lordo è stato di 70,3 milioni di dollari (+1,2% dai precedenti 69,4 milioni). L’effetto cambio ha comportato un impatto sfavorevole, sicché in euro i ricavi netti sono passati da 323,1 a 345,1 milioni (+6,8%) ed il margine operativo lordo è rimasto invariato a 53,5 milioni (53,6 milioni nel 2012, -0,1%). Tuttavia, al netto degli elementi non ricorrenti costituiti da una plusvalenza di 7,7 milioni nel 2012, il margine operativo lordo ha mostrato un miglioramento di 7,7 milioni. Il costo dei fattori energetici ha avuto un andamento favorevole per quanto riguarda i combustibili, mentre il costo dell’energia elettrica è risultato ancora in crescita.

Messico (consolidamento al 50%)
Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma hanno chiuso in riduzione del 12,3%, mentre la produzione di calcestruzzo preconfezionato si è attestata sugli stessi volumi dell’anno precedente. I prezzi in valuta locale hanno risentito del contesto di flessione del mercato e di un clima concorrenziale più acceso, contraendosi del -3,8% per quanto riguarda il cemento e mantenendo invece una buona intonazione nel settore calcestruzzo preconfezionato (+2,2%). Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato entrambi una flessione, rispettivamente del 12,6% e del 18,8%. I risultati tradotti in euro hanno assorbito l’effetto positivo dovuto alla rivalutazione del peso messicano: il fatturato è passato da 131,6 a 119,8 milioni (-9,0%) ed il margine operativo lordo da 49,8 a 42,1 milioni (-15,4%). Il rapporto tra le due grandezze è stato quindi pari al 35,1% (era il 37,8% nel 2012), ottenuto in una situazione di costi unitari di produzione del cemento praticamente stabili.


Evoluzione prevedibile della gestione
I primi sei mesi del 2013 sono stati caratterizzati da risultati al di sotto delle aspettative, dovuti alla difficilissima situazione economica in Italia, ad un livello di attività sottotono in Europa Centrale, alla mancanza di una chiara ripresa in Europa Orientale ed all'inatteso rallentamento in Messico. Riteniamo che nel secondo semestre sia molto concreta la possibilità di migliorare tali risultati in modo significativo, grazie soprattutto ad un recupero dei volumi in Europa Centrale, all'accelerazione delle vendite e dei prezzi in Stati Uniti ed al raggiungimento di una redditività caratteristica in Europa Orientale più vicina a quella del passato esercizio. I miglioramenti attesi, pur essendo sostanziali, non sono comunque sufficienti per ipotizzare il raggiungimento degli obiettivi di risultato già comunicati al mercato. Pertanto, alla luce delle considerazioni esposte, per l'intero esercizio 2013 prevediamo ora un margine operativo lordo ricorrente tra il 5% ed il 10% inferiore a quello dell'anno precedente.


Prestiti obbligazionari in scadenza
Nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2013 non sono stati emessi nuovi prestiti obbligazionari.

Nel mese di luglio 2013 è stata completata l’emissione del prestito obbligazionario equity-linked “Buzzi Unicem €220.000.000 1.375% Equity-Linked Bonds due 2019” per un importo nominale di euro 220 milioni e durata 6 anni. Le obbligazioni, collocate esclusivamente presso investitori qualificati, hanno un taglio minimo di euro 100.000 e pagano una cedola semestrale del 1,375% annuo. Le obbligazioni saranno convertibili in azioni ordinarie della società subordinatamente all’approvazione entro il 31 dicembre 2013, da parte dell’assemblea straordinaria della società, di un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, del codice civile da riservare esclusivamente al servizio della conversione delle predette obbligazioni. Il prezzo di conversione iniziale delle obbligazioni è pari ad EUR 15,9860.

Nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2013 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 12 settembre 2013, 30,0 milioni di euro riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003.
- in data 12 settembre 2014, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2003.


Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato la fusione per incorporazione della società controllata al 100% Buzzi Unicem Investimenti Srl. E' previsto che l'operazione di fusione si concluda entro la fine dell'esercizio in corso.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

 

Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email mfiore@buzziunicem.it

I
risultati del primo semestre 2013 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà oggi, venerdì 2 agosto, alle ore 17.00; per partecipare comporre il n. 02 8058811