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13 maggio 2009

Risultati al 31 marzo 2009

Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in diminuzione rispettivamente del 20,0% e del 20,4%

Domanda debole e clima invernale hanno inciso profondamente sui risultati, soprattutto nei Paesi dell’Europa Orientale

Ricavi netti -22,2%; margine operativo lordo a 39,3 milioni (-74,1%)

Confermata per l’intero esercizio 2009 la previsione di risultati in netta diminuzione

 


Dati consolidati

               
Gen-Mar 09
       
Gen-Mar 08
       
% 09/08
Vendite di cemento       m ton       5,5       6,8          -20,0
Vendite di calcestruzzo       m m3       3,0       3,7       -20,4
Ricavi netti       €m       587,3       755,3       -22,2
Margine Operativo Lordo       €m       39,3       151,6       -74,1
Utile netto       €m       (40,4)       73,4       -155,1
Utile netto escluse quote terzi       €m       (43,0)       56,5       -176,0
                Mar 09       Dic  08       Var.
Indebitamento netto       €m       1.186,3       1.059,7       126,6


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2009.

L’andamento del primo trimestre 2009 è stato fortemente condizionato dalle ripercussioni sull’economia reale della crisi finanziaria, registrando un generale declino della domanda. I primi mesi dell’anno inoltre, caratterizzati da un’elevata stagionalità soprattutto nelle aree di mercato con clima continentale, sono stati penalizzati da un inverno rigido. In uno scenario di volumi depressi non ha aiutato neppure l’andamento dei costi, ancora gravati dagli incrementi delle materie prime e dei combustibili avvenuti nel 2008. Infine, il rallentamento delle economie emergenti in cui il gruppo opera ha comportato un’elevata pressione sulle rispettive valute (corona ceca, zloty, hryvnia, rublo e peso messicano), determinando effetti negativi sulla traduzione in euro dei risultati. Ne consegue una cospicua contrazione dei risultati nelle diverse aree geografiche di attività del gruppo, a partire dai Paesi dell’Europa Orientale (Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina e Russia), che l’anno scorso avevano permesso di controbilanciare la tendenza decrescente dei mercati più maturi (Italia e Stati Uniti) e mantenere buoni livelli di redditività anche nel primo quarto dell’anno.

Il declino della domanda, seppur con intensità differente, ha colpito tutti i comparti dell’industria delle costruzioni; il settore residenziale presenta volumi di invenduto elevati, su cui pesa la contrazione della domanda finale in conseguenza delle difficoltà economiche e del clima di incertezza in essere. Il settore non-residenziale riflette le razionalizzazioni di costo e la riduzione degli investimenti per far fronte alle esigenze di cassa in molti settori di business. Infine, le opere pubbliche non beneficiano ancora dei piani di stimolo annunciati dai governi centrali a causa dell’iter decisionale ed attuativo per la selezione delle opere e l’allocazione dei fondi, specie in alcuni Paesi dell’Europa Orientale, per cui i primi effetti saranno visibili sul finire del 2009 e successivamente nel 2010; anche gli Stati Uniti, per cui si prevedono azioni a più breve termine, sono stati influenzati solo marginalmente dai piani di stimolo annunciati dalla nuova Amministrazione Obama.

Nel periodo in esame, le vendite di cemento del gruppo si sono attestate a 5,5 milioni di tonnellate, -20,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Lo scenario dei volumi presenta una contrazione praticamente in tutti i Paesi in cui opera il gruppo ed in misura particolarmente marcata in Ucraina, Polonia e Repubblica Ceca; il mercato Messicano, invece, ha registrato un segno positivo. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono fermate a quota 3,0 milioni di metri cubi, -20,4% rispetto ai primi tre mesi del 2008, a seguito di un declino dei volumi nei Paesi dell’Europa Centrale, Orientale ed in Italia; i volumi sono aumentati del 6,0% in Messico e del 4,4% negli Stati Uniti, grazie all’inclusione nel perimetro di consolidamento delle attività Dorsett e Varmicon acquisite nel 2008.

I prezzi di vendita del cemento hanno mantenuto una dinamica favorevole in Germania, Lussemburgo e, in valuta locale, anche in Messico, Polonia, Repubblica Ceca ed Ucraina. Il segno negativo ha caratterizzato invece l’andamento dei prezzi in Italia e Russia, quest’ultimo dovuto ad un adeguamento verso i valori internazionali rispetto ai livelli registrati nel primo scorcio del 2008. Gli Stati Uniti hanno mostrato un declino contenuto. Il calcestruzzo preconfezionato ha registrato modesti incrementi di prezzo in valuta locale in tutti i Paesi. Per contro, i costi di produzione non hanno ancora beneficiato delle riduzioni dei combustibili ed energia elettrica, che inizieranno a manifestarsi a partire dalla seconda metà del 2009.

Il fatturato consolidato si è contratto del 22,2% da 755,3 a 587,3 milioni ed il margine operativo lordo è stato di 39,3 milioni (-112,3 milioni ovvero -74,1%). La redditività caratteristica del trimestre è passata così dal 20,1% al 6,7%. Le variazioni nel perimetro di consolidamento hanno determinato un effetto positivo di 16,7 milioni nel fatturato e di 1,0 milioni nel margine operativo lordo. L’impatto delle variazioni dei tassi di cambio sulle due grandezze è stato invece negativo per 4,2 e 1,2 milioni rispettivamente. A perimetro e cambi costanti, l’andamento del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stato rispettivamente -23,6% e -73,8%.

Dopo ammortamenti per 51,4 milioni (49,3 nel primo trimestre 2008) il risultato operativo è stato negativo per 12,1 milioni (positivo per 102,3 milioni nel 2008). Gli oneri finanziari hanno raggiunto i 32,5 milioni (contro i precedenti 8,5 milioni), sostanzialmente a causa delle componenti volatili, in particolare differenze passive di cambio. Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2009 si è chiuso con una perdita ante imposte di 45,3 milioni di euro, a fronte di un utile ante imposte di 101,8 milioni a marzo 2008. Dopo imposte, la perdita netta del periodo è stata di 40,4 milioni (43,0 milioni la quota di pertinenza degli azionisti della società).

Il flusso di cassa del periodo si è attestato a 11,0 milioni (122,7 milioni il corrispondente valore nel 2008). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2009 ammonta a 1.186,3 milioni di euro, +126,6 milioni rispetto a fine dicembre 2008; sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 98,7 milioni di euro di cui 55,5 riconducibili ai progetti di espansione in corso negli Stati Uniti, in Russia, in Messico ed in Lussemburgo. Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.697,3 milioni, contro i 2.705,5 milioni del 31 dicembre 2008; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,44 (0,39 a fine 2008).

Italia
Nei primi tre mesi dell’anno le consegne di cemento in Italia hanno registrato una contrazione superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2008. Buzzi Unicem ha realizzato una performance relativamente migliore rispetto al dato di mercato (–2,5% rispetto al primo trimestre 2008) grazie anche all’ampliamento del perimetro derivante dai centri di macinazione acquistati a fine 2008. Il mese di marzo ha fatto segnare un discreto aumento del livello medio dei prezzi di vendita grazie all’attuazione di una politica di riduzione sconti finalizzata al recupero, quanto meno parziale, degli aumenti subiti sul fronte dei costi. Il dato del trimestre tuttavia, risulta ancora nettamente inferiore rispetto al valore medio dello stesso periodo del 2008 (-12,1%).
I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato hanno registrato una diminuzione del 19,5%, con prezzi in lieve aumento. Nel complesso il fatturato Italia è passato da 204,9 a 175,8 milioni (-14,2%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 5,7 milioni dai precedenti 29,3 milioni (-80,4%) determinando una significativa contrazione della redditività caratteristica (dal 14,3% al 3,3%).

Europa Centrale
In Germania, nel primo trimestre le vendite di cemento si sono contratte del 20,9%. Le quantità destinate all’esportazione, in particolare verso i Paesi Bassi, sono invece risultate in leggero aumento. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha evidenziato una riduzione dei volumi del 21,5%. Il fatturato totale si è attestato a 100,7 milioni (117,6 milioni nel 2008) ed il margine operativo lordo è passato da 9,9 a -1,4 milioni di euro, in riduzione di 11,3 milioni.

In Lussemburgo, le vendite di cemento hanno avuto andamento negativo (-21,6%) con prezzi in crescita del 4,0%. Il fatturato complessivo è passato da 19,5 a 14,9 milioni (-23,6%). Il margine operativo lordo ha chiuso conseguentemente in diminuzione, passando da -0,5 a -2,2 milioni. L’aggravio dei risultati è stato determinato principalmente dalle dinamiche di mercato (incremento dei costi di produzione e riduzione dei volumi di vendita).

Nei Paesi Bassi le vendite relative ai primi tre mesi dell’anno hanno superato gli 0,21 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (0,25 nel 2008), con ricavi pari a 24,1 milioni (-24,5%) ed un margine operativo lordo negativo di 0,5 milioni di euro.

Europa Orientale
L’andamento dei volumi di cemento venduto in Europa Orientale è stato particolarmente marcato in Ucraina (-63,5%), Polonia (-47,5%) e Repubblica Ceca (-46,2%); il declino è risultato invece relativamente più contenuto in Russia (-28,0%). I prezzi medi di vendita in valuta locale hanno subito una variazione favorevole in Polonia (+7,6%) ed in Repubblica Ceca (+7,0%), mentre sono rimasti stabili in Ucraina in rapporto al medesimo periodo del 2008. In controtendenza la Russia, dove i prezzi hanno registrato un calo del 30,0%, dopo aver raggiunto nel corso del 2008 livelli non sostenibili nel medio periodo. Il declino della domanda si è riflesso anche sui volumi di produzione del calcestruzzo preconfezionato, che si è contratto in tutti i Paesi dell’area in cui opera il gruppo, in particolare Ucraina, Repubblica Ceca/Slovacchia e meno intensamente in Polonia. Sul fronte dei prezzi, invece, si è verificato un generale miglioramento.

I ricavi totali si sono fermati a 79,8 milioni di euro contro i 186,1 milioni del 2008 (-57,1%), considerando l’effetto della pesante svalutazione di tutte le valute locali nei confronti dell’euro (-16,7 milioni). Il margine operativo lordo realizzato nell’area si è ridotto del 89,4%, passando dai 68,8 milioni del 2008 ai 7,3 milioni del 2009. Il peggioramento della redditività è imputabile allo scarso utilizzo della capacità produttiva, con il conseguente aggravio di costi per unità di prodotto, oltre alla componente variabile dei medesimi che ancora risente degli aumenti di energia elettrica e combustibili (particolarmente in Ucraina).

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento del gruppo nel paese sono diminuite del 20,5%, mentre i prezzi medi in valuta locale si sono ridotti del 3,0%. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno registrato una crescita del 4,4%, grazie al perimetro di consolidamento più ampio. Il fatturato complessivo è così passato da 149,5 a 149,9 milioni ed il margine operativo lordo da 22,9 a 14,2 milioni di euro (-38,1%). L’effetto dell’apprezzamento del dollaro sulle due grandezze citate è stato positivo rispettivamente per 19,7 e 1,9 milioni di euro.

Messico (consolidamento al 50%)
Nel primo trimestre le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 6,9%, accompagnate da prezzi medi di vendita in valuta locale in lieve miglioramento. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno fatto segnare un progresso del 6,0% e prezzi in aumento. Fatturato e margine operativo lordo, tradotti in euro, hanno avuto entrambi un andamento negativo: -4,6% il fatturato (da 48,7 a 46,4 milioni) e -20,0% il margine operativo lordo (da 20,3 a 16,2 milioni). Ad influire negativamente su tali grandezze sono stati principalmente l’effetto cambio e l’inflazione da costi. Al netto dell’effetto cambio il fatturato ed il margine operativo lordo sarebbero rispettivamente variati del +10,3% e del -7,5%.

Evoluzione prevedibile della gestione
Il primo trimestre ha mostrato un pesante peggioramento dei risultati del gruppo, dovuto all’intensificarsi della crisi economica, a partire dal quarto trimestre del 2008. Inoltre, rispetto all’esercizio precedente, la prima parte dell’anno è stata influenzata da fenomeni climatici sfavorevoli. La debolezza della domanda nel settore delle costruzioni continuerà probabilmente a caratterizzare il 2009 nei mesi a venire, con una potenziale lieve ripresa nella seconda parte dell’anno in alcune aree geografiche, grazie anche alle politiche di stimolo annunciate dai governi centrali.

I Paesi più penalizzati continueranno ad essere Ucraina e Russia, le cui economie a carattere emergente risentono in misura maggiore degli andamenti economici globali e sono assai volatili. Le dinamiche di mercato negli altri Paesi di presenza, nonostante i piani di stimolo annunciati, non permettono di prevedere una ripresa della domanda fino al 2010.

Fino a quando non si avrà migliore visibilità sull’andamento delle diverse variabili di mercato (volumi, prezzi, costi di produzione e cambi) nel corrente esercizio 2009, riteniamo opportuno mantenere invariata la previsione di risultati operativi ricorrenti inferiori del 20%30% rispetto all’esercizio precedente, probabilmente nella fascia bassa di tale intervallo.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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