Elementi Navigazione

12 maggio 2010

Risultati al 31 marzo 2010

Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in diminuzione rispettivamente del 19,6% e del 14,1%

La domanda debole e le avverse condizioni climatiche hanno inciso profondamente sui risultati

Ricavi netti pari a 459,6 milioni (nel 2009: 587,3 milioni); margine operativo lordo di 13,9 milioni (nel 2009: 39,3 milioni)

Confermata per l'intero esercizio 2010 la previsione di risultati in diminuzione

In ultimazione il programma di investimenti destinato a rafforzare la competitività

 


Dati consolidati

               
Gen-Mar 10
       
Gen-Mar 09
       
% 10/09
Vendite di cemento       m ton       4,4       5,5          -19,6
Vendite di calcestruzzo       m m3       2,6       3,0       -14,1
Ricavi netti       €m       459,6       587,3       -21,7
Margine Operativo Lordo       €m       13,9       39,3       -64,6
Utile netto (perdita)       €m       (50,2)       (40,4)       -24,2
Utile netto (perdita) escluse quote terzi       €m       (52,9)       (43,0)       -23,0
                Mar 10       Dic  09       Var.
Indebitamento netto       €m       1.319,7       1.209,3       (110,5)


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2010.

Durante il primo trimestre 2010, nelle aree geografiche in cui opera il gruppo, non si sono ancora manifestati segnali evidenti di ripresa degli investimenti in costruzioni. La domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato è rimasta debole rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con picchi negativi in Italia, Stati Uniti e nei Paesi dell’Europa Orientale. I volumi di vendita sono stati penalizzati da un inverno particolarmente rigido non solo in Europa Continentale, ma anche in aree geografiche tradizionalmente meno sensibili alla stagionalità, come lo stato del Texas (USA). All’interno del periodo, il mese di marzo ha mostrato un miglioramento sostanziale rispetto a gennaio e febbraio, grazie all’evoluzione positiva delle condizioni atmosferiche e, forse, ad una stabilizzazione della domanda sottostante. Il contesto deflazionistico in atto a partire dalla seconda metà del 2009 ha consentito una riduzione dei costi di produzione riferiti al combustibile, soprattutto in Italia, Stati Uniti e Messico e più modestamente in Europa Centrale ed Orientale (ad eccezione della Russia dove si è registrato un aumento). Il costo dell’energia elettrica, invece, è risultato in calo in Italia, Europa Centrale ed Ucraina, mentre gli altri Paesi hanno consuntivato un andamento sfavorevole. Dopo le pesanti svalutazioni intercorse nel 2009, le valute dei Paesi emergenti si sono rafforzate, producendo un effetto cambio positivo nella traduzione dei risultati in euro. Il dollaro, invece, risulta leggermente negativo, in quanto si confronta con un primo trimestre 2009 in cui il rapporto di cambio era assai favorevole rispetto alla media dell’anno.

La generale incertezza riguardo i tempi e l’effettiva possibilità della prossima ripresa economica si riflette sulle scelte di investimento degli operatori, condizionando l’edilizia privata ed industriale. Inoltre le difficoltà di numerosi Stati centrali sul fronte del debito pubblico, oltre ad essere un limite stesso alle possibilità di investimento e stimolo alla domanda, rendono più difficile la stabilizzazione del mondo finanziario, creditizio e conseguentemente dell’economia reale.

Le vendite di cemento del gruppo hanno segnato una contrazione del 19,6% rispetto al primo trimestre 2009, attestandosi a 4,4 milioni di tonnellate. La diminuzione dei volumi di vendita ha interessato tutti i Paesi in cui opera la società ed in misura particolarmente marcata Stati Uniti, Italia, Ucraina e Repubblica Ceca. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono fermate a quota 2,6 milioni di metri cubi, in calo del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2009. La contrazione ha coinvolto principalmente l’Europa Orientale, mentre gli altri Paesi hanno avuto un calo delle vendite più moderato; solo il Messico ha chiuso con segno positivo, con un progresso del 7,0% nel settore.

L’ulteriore rallentamento della domanda ha determinato una certa pressione sui prezzi di vendita in numerose aree geografiche. Il segno negativo ha pertanto caratterizzato l’andamento dei prezzi in Italia, Stati Uniti, Russia, Repubblica Ceca e Polonia. Per contro in Germania, Lussemburgo, Ucraina e Messico la situazione dei prezzi è rimasta stabile oppure in miglioramento. Pure nel settore calcestruzzo preconfezionato, in generale, i prezzi di vendita hanno avuto andamento negativo, a causa della competizione sempre più intensa tra i produttori sulle poche commesse disponibili.

Il fatturato consolidato è diminuito del 21,7% da 587,3 a 459,6 milioni; l’effetto volumi e l’effetto prezzi, entrambi sfavorevoli, hanno pesato rispettivamente per 98,8 e 21,3 milioni. Il margine operativo lordo è stato pari a 13,9 milioni (-25,4 milioni rispetto al primo trimestre 2009, ovvero -64,6%). La redditività caratteristica del trimestre è passata così dal 6,7% al 3,0%. Le variazioni del perimetro di consolidamento e dei tassi di cambio hanno determinato sul fatturato un effetto negativo rispettivamente pari a 0,4 e 0,6 milioni di euro; l’incidenza sul margine operativo lordo è risultata invece positiva per 0,9 e 1,9 milioni di euro. A perimetro e cambi costanti, l’andamento del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stato rispettivamente pari al -21,6% e -70,0%. Le azioni volte al miglioramento della produttività e dell’efficienza operativa hanno incominciato a manifestare effetti positivi sulla struttura dei costi, ma tale sforzo è stato, temporaneamente, reso vano dall’andamento negativo dei prezzi di vendita e dal basso livello di utilizzo della capacità produttiva, dovuto a motivi stagionali e contingenti. Dopo ammortamenti per 54,2 milioni (51,4 nel primo trimestre 2009) il risultato operativo è stato negativo per 40,3 milioni (-12,1 milioni nel 2009). Gli oneri finanziari netti sono leggermente aumentati da 32,5 a 33,5 milioni: la variazione sfavorevole, dovuta all’aumento dell’indebitamento netto ed alla contestuale riduzione dei rendimenti sulle disponibilità liquide, è stata compensata dal saldo delle componenti più volatili (differenze cambio, valutazione derivati). Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2010 si è chiuso con una perdita ante imposte di 74,4 milioni di euro contro una perdita di 45,3 milioni a marzo 2009. Dopo imposte, la perdita netta del periodo è stata di 50,2 milioni (52,9 milioni la perdita attribuibile agli azionisti della società).

Il flusso di cassa del periodo si è attestato a 4,0 milioni (11,0 milioni il corrispondente valore nel 2009). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2010 ammonta a 1.319,7 milioni, +110,5 milioni rispetto a fine dicembre 2009; sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 90,3 milioni di cui 67,7 milioni riconducibili all’avanzamento dei progetti di espansione in Russia, Ucraina e Messico. Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.834,4 milioni, contro i 2.712,4 milioni del 31 dicembre 2009; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,47 (0,45 a fine 2009).

Italia
Nei primi tre mesi l’industria delle costruzioni è rimasta sotto pressione, così come le vendite del gruppo, che sono risultate in calo del 21,0%. La diminuzione delle consegne, superiore rispetto alla media nazionale, si confronta con un primo trimestre 2009 in cui le nostre vendite erano state particolarmente brillanti. I prezzi di vendita hanno segnato una variazione negativa pari al 9,9%. L’andamento dei prezzi nel corso del trimestre è stato decrescente, ad indicazione di un ambiente competitivo complesso, caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva che sta creando pressioni rilevanti sulla redditività. Il settore del calcestruzzo preconfezionato è stato meno penalizzato, con volumi di vendita in diminuzione del 10,6% e prezzi in lieve contrazione. Nel complesso il fatturato Italia è passato da 175,8 a 136,2 milioni (-22,5%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 6,5 milioni dai precedenti 5,7 milioni (+14,1%). Durante il periodo la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 7,6 milioni derivanti dalla vendita quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi.

Europa Centrale
In Germania, l’esercizio 2010 è iniziato con un livello d’attività piuttosto debole e vendite di cemento e calcestruzzo preconfezionato rispettivamente inferiori del 17,0% e del 11,0% in confronto ai primi tre mesi del 2009. Le consegne sono state fortemente condizionate dalla situazione meteorologica nei mesi di gennaio e febbraio, mentre nel mese di marzo hanno avuto esito molto simile a quelle del periodo precedente. I prezzi di vendita del cemento sono risultati in lieve diminuzione (-1,1%). Il fatturato totale si è attestato a 81,9 milioni (100,7 milioni nel 2009) ed il margine operativo lordo è passato da -1,4 a -1,8 milioni di euro. Durante il periodo la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 2,5 milioni derivanti dalla vendita quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi.

In Lussemburgo, le vendite di cemento e clinker hanno mostrato una modesta riduzione (-2,1%) in un contesto di prezzi di vendita favorevole (+3,9%). Grazie al nuovo mulino cemento installato presso lo stabilimento di Esch-sur-Alzette, il miglioramento del mix di vendita ha mostrato i primi effetti già nel primo trimestre del 2010, permettendo di raggiungere ricavi per 15,2 milioni, in crescita del 2,0% (14,9 milioni nel 2009). Il margine operativo lordo, invece, è diminuito di 1,1 milioni, passando da -2,2 a -3,4 milioni, principalmente a causa di maggiori costi di manutenzione.

Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato riferite ai primi tre mesi dell’anno sono risultate in calo del 21,8%, con prezzi in lieve aumento. Il fatturato è diminuito del 22,2% mentre il margine operativo lordo è stato negativo per 1,4 milioni (-0,5 milioni nel 2009).

Europa Orientale
L’inizio dell’anno è stato negativo per l’industria del cemento, principalmente a causa delle cattive condizioni atmosferiche, che hanno fortemente limitato le attività dei cantieri edili. La contrazione delle vendite di cemento è stata rilevante in Ucraina (-41,9%), Repubblica Ceca (-32,6%) e Polonia (-22,7%); le consegne in Russia, pur rimanendo inferiori del 7,5% rispetto al 2009, hanno evidenziato un tendenziale miglioramento nel corso del trimestre. I prezzi medi di vendita in valuta locale sono risultati in calo in Russia (-9,8%), Polonia (-6,6%), Repubblica Ceca (-5,7%) ed in aumento in Ucraina (+7,7%). La debolezza della domanda si è riflessa anche sui volumi e sui prezzi di vendita del calcestruzzo preconfezionato, che hanno registrato una contrazione in tutti i Paesi dell’area in cui opera il gruppo.

I ricavi totali si sono fermati a 59,8 milioni di euro contro i 79,8 milioni del 2009 (-25,1%). Il margine operativo lordo realizzato nell’area si è ridotto di 4,8 milioni, passando dai 7,3 milioni del 2009 ai 2,5 milioni del 2010. Il peggioramento della redditività è imputabile allo scarso utilizzo della capacità produttiva, con il conseguente aggravio di costi per unità di prodotto. L’andamento delle valute è stato favorevole (corona ceca +6,2%, zloty +11,3%, rublo +7,0%), fatta eccezione per la moneta Ucraina, il cui confronto con i primi tre mesi dell’anno rimane per il momento negativo (-6,4%).

In Ucraina il progetto d’investimento che riguarda la conversione da gas naturale a carbone in entrambi i siti produttivi sarà ultimato, come previsto, nel secondo trimestre 2010, e si tradurrà in immediati benefici economici. In Russia, la nuova linea di produzione a via secca di Suchoi Log si appresta ad essere inaugurata nella prima decade di agosto; l’utilizzo della nuova capacità produttiva, in parziale sostituzione di quella esistente, è previsto da subito a livello molto elevato e quindi ottimale.

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento del gruppo nel Paese sono diminuite del 23,2%, mentre i prezzi medi in valuta locale si sono ridotti del 7,7%. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno registrato un calo del 12,8% e prezzi ugualmente in contrazione. L’andamento dei volumi è stato penalizzato dal venir meno di alcune commesse importanti rispetto al primo trimestre 2009. Il fatturato complessivo è così passato da 149,9 a 105,4 milioni di euro (-29,7%); l’effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio è stato sfavorevole per 6,6 milioni. La riduzione dei volumi e dei prezzi di vendita ha condizionato la redditività delle attività nel Paese; il margine operativo lordo è risultato quindi negativo per 5,6 milioni contro un valore positivo di 14,2 milioni nel 2009 (-19,8 milioni).

Messico (consolidamento al 50%)
Il primo trimestre dell’anno ha mostrato vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma in calo del 11,0%, accompagnate da prezzi medi di vendita in valuta locale in leggero aumento (+2,6%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato, invece, hanno fatto segnare un progresso del 7,0% in un scenario di prezzi in diminuzione. Il fatturato in euro è diminuito solo leggermente (-2,1%), passando da 46,4 a 45,4 milioni; il margine operativo lordo, invece, è cresciuto del 4,7%, portandosi a 17,0 milioni euro (16,2 milioni nel 2009). La redditività caratteristica delle attività messicane è migliorata rispetto al primo trimestre del 2009 ed ha  raggiunto il 37,4%. La rivalutazione del peso messicano (+5,6%) ha inciso positivamente sulla traduzione dei risultati in euro; a parità di tassi di cambio il fatturato ed il margine operativo lordo sarebbero rispettivamente diminuiti del 7,6% e del 1,2%.
La costruzione della nuova cementeria di Apazapan, nello stato di Veracruz, sta proseguendo secondo il programma previsto; si prevede che la messa in marcia avvenga nel prossimo mese di ottobre.

Evoluzione prevedibile della gestione
Il primo trimestre del 2010 ha mostrato un peggioramento dei risultati economici, dovuto alla riduzione dei volumi di vendita e al conseguente indebolimento dei prezzi in molti Paesi in cui opera il gruppo. Le difficili condizioni atmosferiche hanno certamente avuto un impatto determinante sull’attività edilizia, quindi è lecito attendersi che, con l’avanzare della primavera e dell’estate, a livello consolidato la domanda possa riprendersi in modo abbastanza netto. Tuttavia, se da un lato le vendite tenderanno probabilmente a migliorare, dall’altro un’evoluzione positiva dei prezzi sembra poco probabile, in particolare in Paesi quali Italia, Stati Uniti d’America e Russia, dove l’intensità delle competizione e gli eccessi di capacità produttiva sono particolarmente consistenti.

Gli sviluppi delle condizioni di mercato nei prossimi mesi consentiranno di avere una migliore visibilità sul probabile scenario del 2010. Considerando l’andamento insoddisfacente del primo trimestre, riteniamo opportuno confermare, per l’esercizio in corso, la nostra previsione di risultati operativi ed utile netto inferiori a quelli dell’anno precedente.


Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato i progetti di fusione per incorporazione delle società controllate al 100% Parmacementi SpA ed Escalcementi Srl. Le operazioni di fusione, che verranno sottoposte alla successiva approvazione di un prossimo Consiglio di Amministrazione, è previsto che si concluderanno nella seconda metà dell'esercizio in corso


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Contatti societari:
Segreteria Investor Relations 
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email  mfiore@buzziunicem.it