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13 maggio 2011

Risultati al 31 marzo 2011

Vendite di cemento e di calcestruzzo preconfezionato in aumento rispettivamente del 27,0% e del 27,2%

L’incremento delle vendite è stato favorito dalle condizioni climatiche favorevoli rispetto a quelle avverse del primo trimestre 2010.

Ricavi netti pari a 569,4 milioni (nel 2010: 459,6 milioni); margine operativo lordo di 42,7 milioni (nel 2010: 13,9 milioni)

Confermata per l'intero esercizio 2011 la previsione di risultati non inferiori a quelli dell’anno precedente

Dati consolidati

                Gen-Mar 11         Gen-Mar 10         % 11/10
Vendite di cemento       m ton       5,6       4,4          +27,0
Vendite di calcestruzzo       m m3       3,3       2,6       +27,2
Ricavi netti       €m       569,4       459,6       +23,9
Margine Operativo Lordo       €m       42,7       13,9       +206,7
Utile netto (perdita)       €m       (32,8)       (50,2)       +34,8
Utile netto (perdita) escluse quote terzi       €m       (36,6)       (52,9)       +30,8
                Mar 11       Dic  10       Var.
Indebitamento netto       €m       1.294,3       1.266,9       (27,4)


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2011.

La domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato durante il primo trimestre 2011, nelle aree geografiche in cui opera il gruppo, ha presentato importanti spunti di accelerazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con crescite piuttosto robuste nei paesi dell’Europa Centrale ed Orientale. Il rimbalzo dei volumi di vendita è stato favorito dal confronto con il trimestre dell’anno precedente, penalizzato da un inverno particolarmente rigido, non solo in Europa continentale ma anche in aree geografiche tradizionalmente meno sensibili alla stagionalità. Le tensioni inflattive sul costo dei combustibili, in atto a partire dalla seconda metà del 2010, sono proseguite soprattutto in Italia, Stati Uniti, Messico, Ucraina, Russia e Germania. Il costo dell’energia elettrica, invece, è risultato in calo in Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Stati Uniti, mentre in Ucraina ed in Russia esso è cresciuto sensibilmente. Le valute funzionali del gruppo si sono rafforzate, producendo un effetto cambio favorevole nella traduzione dei risultati in euro.

La crescita economica in Europa Centrale, Orientale ed in Messico si è confermata robusta e continuativa, ma permangono ancora incertezze sull’evoluzione della congiuntura negli Stati Uniti ed in Italia. A queste incertezze, che si riflettono sulle scelte d’investimento degli operatori e raffreddano l’edilizia privata ed industriale, si aggiungono le difficoltà riguardanti il debito pubblico di numerosi Stati centrali, che limitano le possibilità di stimolo alla domanda, e rendono più complesse stabilità e prospettive del settore creditizio, quindi dell’economia reale. In questa situazione, il ridotto utilizzo della capacità produttiva, la prolungata debolezza dei prezzi di vendita e le tensioni sui costi del combustibile complicano qualsiasi recupero significativo della redditività.

Le vendite di cemento del gruppo hanno segnato un miglioramento del 27,0% rispetto al primo trimestre del 2010, attestandosi a 5,6 milioni di tonnellate. L’aumento dei volumi ha interessato tutti i Paesi in cui opera la società ed in misura particolarmente marcata quelli dell’Europa Centrale ed Orientale, il Messico e gli Stati Uniti d’America. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno raggiunto quota 3,3 milioni di metri cubi, parimenti in aumento del 27,2% rispetto allo stesso periodo del 2010.

I prezzi di vendita, con la sola eccezione del Messico, sono stati inferiori rispetto al primo trimestre del 2010. Peraltro, è opportuno precisare che tale variabile ha presentato un andamento decrescente durante l’anno scorso e che il livello del periodo in esame è in linea oppure in recupero rispetto al valore d’uscita. In maniera simile, nel settore calcestruzzo preconfezionato i prezzi di vendita hanno evidenziato, in generale, una variazione sfavorevole rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il fatturato consolidato è cresciuto del 23,9%, da 459,6 a 569,4 milioni (+109,8 milioni); l’azione propulsiva dell’effetto volumi si è rivelata decisiva ed ha contribuito positivamente per 123,9 milioni, mentre l’effetto prezzi ha pesato in senso sfavorevole per 21,8 milioni. Il margine operativo lordo è stato pari a 42,7 milioni (+28,8 milioni rispetto al primo trimestre 2010). Le variazioni del perimetro di consolidamento e dei tassi di cambio hanno determinato sul fatturato un effetto positivo pari a rispettivamente 11,1 e 8,1 milioni di euro; l’incidenza sul margine operativo lordo è risultata positiva per 1,3 e 1,7 milioni di euro. A perimetro e cambi costanti, l’andamento del fatturato e del margine operativo lordo sarebbe stato rispettivamente pari al +19,7% e +135,1%. Il dato del periodo in esame comprende, tuttavia, plusvalenze non ricorrenti per 7,1 milioni, riferite alla cessione di un immobile non strumentale in Lussemburgo. Escludendo le voci non ricorrenti la redditività caratteristica del trimestre è passata dal 3,0% al 6,3%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 60,9 milioni (54,2 nel primo trimestre 2010) il risultato operativo è stato negativo per 18,2 milioni (-40,3 milioni nel 2010). Gli oneri finanziari netti sono diminuiti da 33,5 a 28,0 milioni: la variazione favorevole è riconducibile ad una riduzione degli interessi passivi netti sulla posizione finanziaria ed a minori costi dovuti alle componenti più volatili (differenze cambio, valutazione derivati). Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2011 si è chiuso con una perdita ante imposte di 46,7 milioni di euro contro una perdita di 74,4 milioni a marzo 2010. Dopo imposte, la perdita netta del periodo è stata di 32,8 milioni (36,6 milioni la perdita attribuibile agli azionisti della società).

Il flusso di cassa del periodo si è attestato a 28,2 milioni (4,0 milioni il corrispondente valore nel 2010). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2011 ammonta a 1.294,3 milioni, +27,4 milioni rispetto a fine dicembre 2010; sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 37,7 milioni (90,3 milioni il corrispondente valore nel 2010) di cui 15,3 milioni riconducibili al completamento dei progetti d’espansione in Russia, Ucraina e Messico. Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.670,2, milioni, contro i 2.803,7 milioni del 31 dicembre 2010; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,48 (0,45 a fine 2010).

Italia
Le vendite del gruppo sono risultate in aumento del 6,3%, grazie soprattutto ad un accresciuto volume delle esportazioni e del clinker. I prezzi di vendita hanno segnato una variazione negativa pari al 12,3%. Nonostante la riduzione degli sconti attuata dal gennaio 2011, l’esasperata situazione concorrenziale e l’eccesso di capacità produttiva non utilizzata hanno comportato ancora livelli di prezzo che non permettono l’assorbimento dei significativi incrementi del costo dei combustibili e dell’energia. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha avuto un andamento meno penalizzante, con volumi di vendita in aumento del 1,7% e prezzi in lieve contrazione. Nel complesso il fatturato Italia è passato da 136,2 a 131,7 milioni (-3,3%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 0,2 milioni dai precedenti 6,5 milioni. Durante il periodo, la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 6,4 milioni derivanti dalla vendita quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi (7,6 milioni nel 2010).

Europa Centrale
In Germania, l’esercizio 2011 è iniziato assai bene, con vendite di cemento e calcestruzzo preconfezionato rispettivamente superiori del 55,7% e del 89,4% in confronto ai primi tre mesi del 2010. A parità di perimetro (acquisizione SIBO avvenuta a metà 2010) il settore del calcestruzzo preconfezionato sarebbe cresciuto del 53% circa. Le consegne del 2011 hanno beneficiato di condizioni meteorologiche favorevoli, mentre il primo trimestre del 2010 era stato fortemente condizionato dal clima avverso. I prezzi di vendita del cemento hanno registrato una diminuzione (-3,3%). Il fatturato totale si è attestato a 130,9 milioni (81,9 milioni nel 2010) ed il margine operativo lordo è passato da -1,8 a 13,9 milioni di euro. Durante il periodo, la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 3,1 milioni derivanti dalla vendita quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi (2,5 milioni nel 2010).

I volumi di vendita realizzati dalle nostre attività in Lussemburgo, grazie anche alle condizioni meteorologiche favorevoli, hanno mostrato un notevole incremento (+75,3%), con prezzi abbastanza stabili (-1,8%). I ricavi di 27,9 milioni, sono aumentati del 83,4% (15,2 milioni nel 2010). Il margine operativo lordo ha evidenziato un forte miglioramento, passando da -3,4 a 13,3 milioni. Tuttavia, durante il periodo, la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 4,9 milioni derivanti dalla vendita quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi, ed altri ricavi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenze sulla cessione di un immobile non strumentale.

Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato riferite ai primi tre mesi dell’anno sono risultate in aumento del 42,5%, con prezzi in lieve diminuzione. Il fatturato è migliorato del 45,8% mentre il margine operativo lordo è risultato negativo per 0,4 milioni (-1,4 milioni nel 2010).

Europa Orientale
L’inizio dell’anno, che ha beneficiato di condizioni climatiche più miti, è stato positivo per l’industria del cemento e per le nostre vendite, che sono aumentate sensibilmente in Repubblica Ceca (+103,4%), Ucraina (+88,6%), Russia (+42,1%) e Polonia (+38,9%). L’effetto prezzi, espresso in valuta locale, ha continuato ad essere diffusamente sfavorevole, nei seguenti termini: Repubblica Ceca (-18,5%), Russia (-15,2%), Ucraina (-7,7%) e Polonia (-1,5%). Il rafforzamento della domanda si è riflesso anche sui volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato, che hanno registrato ovunque un significativo incremento.
I ricavi totali si sono attestati a 86,4 milioni contro i 59,8 milioni del 2010 (+44,5%). Il margine operativo lordo realizzato nell’area è rimasto sostanzialmente inalterato, passando dai 2,5 milioni del 2010 ai 2,4 milioni del 2011; a parità di tassi di cambio esso sarebbe stato inferiore del 16,0%. La non adeguata redditività è imputabile ai prezzi ancora deboli, ai maggiori costi sostenuti nel periodo per la messa a punto del nuovo impianto a via secca di Suchoi Log in Russia e molto anche alle crescenti tensioni sul costo dei combustibili.

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento del gruppo sono aumentate del 12,2%, mentre i prezzi medi in valuta locale si sono ridotti del 7,9%. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno registrato un incremento del 8,4% e prezzi in leggera contrazione. L’andamento positivo dei volumi è dovuto principalmente alle favorevoli condizioni climatiche rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Il fatturato complessivo è così passato da 105,4 a 113,7 milioni di euro (+7,9%); l’effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio è stato favorevole per 1,3 milioni. La combinazione volumi/prezzi sopra descritta e gli aumenti del costo dei combustibili hanno condizionato la redditività; il margine operativo lordo è risultato, infatti, negativo per 9,1 milioni (negativo per 5,6 milioni nel 2010).

Messico (consolidamento al 50%)
Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 17,5%, con effetto prezzi favorevole (+4,1% in valuta locale). A tale risultato ha contribuito l’attività della nuova cementeria di Apazapan, inaugurata a fine 2010. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso al livello del 2010 (-0,7%), con prezzi in leggero aumento. Il fatturato in euro è migliorato sensibilmente (+29,1%), passando da 45,4 a 58,7 milioni; il margine operativo lordo è cresciuto del 31,9%, portandosi a 22,4 milioni (17,0 milioni nel 2010). La rivalutazione del peso messicano (+6,7%) ha inciso positivamente sulla traduzione dei risultati in euro; a parità di tassi di cambio il fatturato ed il margine operativo lordo sarebbero rispettivamente aumentati del 20,4% e del 23,0%.

Evoluzione prevedibile della gestione
Il primo trimestre del 2011 ha mostrato un avvio incoraggiante ed un miglioramento dei risultati economici. Tale miglioramento, generato dalla forte ripresa dei volumi di vendita, è stato favorito, in modo determinante, dalle condizioni climatiche favorevoli rispetto a quelle avverse dell’anno precedente. I segnali di ripresa si stanno consolidando in molti Paesi, ma per stabilirne l’intensità dobbiamo attendere l’esito dei tentativi di miglioramento prezzi in atto, destinati a bilanciare l’inflazione molto sostenuta dei costi energetici. La nuova cementeria di Apazapan in Messico ha avuto un’agevole messa in marcia ed inoltre sono sostanzialmente terminate le fasi di messa a punto della nuova linea produttiva a via secca di Suchoi Log in Russia e degli impianti produttivi per la sostituzione del gas naturale con il carbone nelle fabbriche dell’Ucraina.

Prendiamo atto del favorevole inizio del 2011, ma crediamo che solo gli sviluppi delle condizioni di mercato nei prossimi mesi consentiranno di avere una migliore visibilità sull’evoluzione dello scenario. In quest’occasione riteniamo di confermare, per l’esercizio in corso, la nostra previsione di risultati operativi non inferiori a quelli dell’anno precedente.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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