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08 maggio 2015

Risultati al 31 marzo 2015

Vendite di cemento in aumento del 2,2%; volumi di calcestruzzo preconfezionato inferiori all’anno scorso del 3,3%

Buon livello di attività in Europa Orientale, grazie anche all’ingresso nell’area di consolidamento della cementeria di Korkino

Migliorano gli Stati Uniti d’America pur avendo risentito di condizioni meteo sfavorevoli in marzo

Calo dei volumi in Europa Centrale, penalizzati dal difficile confronto con un 2014 favorito dal clima

Ricavi netti pari a 513,4 milioni (nel 2014: 496,4 milioni)

Margine operativo lordo di 27,2 milioni (nel 2014: 10,3 milioni)

Confermata per l’intero esercizio 2015 la previsione di risultati operativi ricorrenti leggermente superiori rispetto al 2014

Dati consolidati

              Gen-Mar 15       Gen-Mar 14       % 15/14
Vendite di cemento       m ton       4,9       4,8       +2,2
Vendite di calcestruzzo       m m3       2,4       2,5       -3,3
Ricavi netti       €m       513,4       496,4       +3,4
Margine Operativo Lordo       €m       27,2       10,3       n.a.
Utile netto (perdita)       €m       (41,4)       (53,4)       +22,5
Utile netto (perdita) degli azionisti       €m       (41,5)       (53,8)       +22,8
                Mar 15       Dic 14       Var.
Indebitamento netto       €m       1.133,3       1.062,7       70,6



Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015.

Durante il primo trimestre 2015, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la domanda di cemento e calcestruzzo preconfezionato è nel complesso leggermente aumentata nelle aree geografiche in cui opera il gruppo. Nel trimestre in esame gli Stati Uniti d’America hanno chiuso in positivo, nonostante un clima piuttosto avverso a marzo. L’Europa Orientale ha realizzato vendite in crescita in tutti i mercati della divisione, in modo particolare in Russia, grazie all’apporto della cementeria di Korkino, entrata nel perimetro di consolidamento dal dicembre 2014, e con apprezzabili ritmi di spedizione in Polonia e Repubblica Ceca. La riduzione delle vendite in Europa Centrale si ritiene sia stata essenzialmente dovuta al difficile confronto con il brillante livello di attività del 2014, favorito dal clima insolitamente mite. In Italia, la debolezza del mercato domestico è stata parzialmente controbilanciata da migliori sviluppi nelle esportazioni e nelle spedizioni di semilavorato clinker.

Nei primi mesi del 2015 il commercio mondiale si è rafforzato ed è proseguita la ripresa nei paesi avanzati, mentre l’attività economica ha continuato a rallentare in quelli emergenti; le prospettive rimangono comunque moderatamente positive ed i rischi appaiono più bilanciati rispetto alla fine dello scorso anno. Negli Stati Uniti, sebbene la produzione industriale abbia risentito delle difficili condizioni climatiche, la congiuntura è rimasta favorevole ed il tasso di disoccupazione è ridisceso sui livelli pre-crisi. In Europa si sono accentuati i segnali di miglioramento ciclico, seppure in un quadro soggetto ad incertezza; l’euro si è deprezzato, collocandosi a metà aprile sui valori più bassi degli ultimi tredici anni. In Italia sono emersi segnali congiunturali più favorevoli, grazie alle esportazioni, al proseguimento dell’espansione dei consumi e la lieve ripresa degli investimenti. Il prezzo del petrolio, in leggera risalita dai minimi toccati in gennaio, è rimasto comunque basso, anche nelle aspettative. L’inflazione globale non ha dato segni di risveglio, salvo in alcuni paesi, come Ucraina e Russia, dove i prezzi hanno risentito dello shock valutario. Il quadro geopolitico resta incerto per la situazione delle trattative sulla revisione delle misure di sostegno alla Grecia e per i conflitti in Ucraina, Libia e Medio Oriente.

Le vendite di cemento del gruppo hanno segnato un aumento del 2,2% rispetto al primo trimestre del 2014, attestandosi a 4,9 milioni di tonnellate. La crescita dei volumi è stata sensibile in Europa Orientale (+14,8%), particolarmente in Russia (+23,4%), grazie all’ingresso della cementeria di Korkino nel perimetro di consolidamento, e bene impostata negli Stati Uniti d’America (+2,8%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato una flessione (-3,3%) rispetto allo stesso periodo del 2014, attestandosi a quota 2,4 milioni di metri cubi.
L’effetto prezzi in valuta locale, rispetto al primo trimestre 2014, è risultato favorevole in Stati Uniti ed Ucraina, neutrale in Germania e Russia; per contro, sempre in valuta locale, i ricavi netti unitari hanno patito una diminuzione in Italia ed in Polonia, così come leggere flessioni in Repubblica Ceca e Lussemburgo.

Il fatturato consolidato è aumentato da 496,4 a 513,4 milioni (+3,4%), al lordo di un effetto cambio che ha inciso favorevolmente per 10,8 milioni. Il margine operativo lordo ha chiuso a 27,2 milioni (+16,9 milioni rispetto al primo trimestre 2014); le variazioni del perimetro di consolidamento sono state negative per 0,6 milioni e l'effetto cambio positivo per 2,6 milioni. A perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato di 0,3% ed il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 14,9 milioni. Il risultato del periodo comprende proventi netti non ricorrenti per 3,8 milioni, di cui con segno positivo 5,6 milioni per rilascio parziale del fondo rischi antitrust e con segno negativo 1,8 milioni per smontaggio e trasferimento di macchinari all’interno del gruppo (nel 2014 costi netti non ricorrenti pari a 1,3 milioni). Al netto delle voci non ripetibili il margine operativo lordo è passato da 11,6 a 23,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 4,6% (2,3% nel 2014). Dopo ammortamenti e svalutazioni per 46,4 milioni (47,7 milioni nel primo trimestre 2014) il risultato operativo è stato negativo per 19,2 milioni (negativo per 37,4 milioni nel 2014). Gli oneri finanziari netti del periodo sono aumentati rispetto a quelli dell'esercizio precedente (43,0 milioni rispetto a 32,7 milioni nel 2014), a causa di maggiori costi non monetari per differenze cambio sfavorevoli. I risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto ammontano a 16,1 milioni (9,0 milioni nel primo trimestre 2014). Per effetto di quanto esposto, il primo trimestre del 2015 si è chiuso con una perdita ante imposte di 46,2 milioni contro una perdita di 61,1 milioni a marzo 2014. Dopo imposte, la perdita netta del periodo è stata di 41,4 milioni (41,5 milioni la quota di perdita attribuibile agli azionisti della società).

Il flusso di cassa del periodo è risultato positivo per 5,0 milioni (negativo per 5,8 milioni il corrispondente valore nel 2014). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2015 ammonta a 1.133,3 milioni, +70,6 milioni rispetto a fine dicembre 2014. Sul dato hanno inciso investimenti complessivi per 68,7 milioni (38,7 milioni il corrispondente valore nel 2014) di cui 37,5 milioni riferiti al progetto di espansione a Maryneal (Texas). Il patrimonio netto del gruppo a fine trimestre, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.539,9 milioni, contro i 2.362,1 milioni del 31 dicembre 2014; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,45 (0,45 anche a fine 2014).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, compresa la quota export, ha registrato una flessione del 1,9% sul primo trimestre 2014. Da tenere presente che in seguito all’accordo con Wietersdorfer riguardante la regione Nord Est, a partire dal 1 agosto 2014 il nostro perimetro di attività è variato in diminuzione. Il mix dei prodotti venduti ha visto un maggiore peso del semilavorato clinker e delle esportazioni. I prezzi di vendita hanno confermato il livello di fine 2014 ma la variazione trimestre su trimestre è stata piuttosto penalizzante (-8,2%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato produzioni in aumento del 10,0%, con prezzi in calo del 2,6%. Nel complesso il fatturato si è ridotto da 86,6 a 84,1 milioni (-2,9%), mentre il margine operativo lordo ha chiuso in territorio negativo per 8,2 milioni, rispetto ad un dato sempre negativo per 8,9 milioni realizzato nel primo trimestre 2014. Il risultato 2015 comprende proventi non ricorrenti per 5,6 milioni costituiti dal rilascio parziale del fondo rischi antitrust (esito del contenzioso settore calcestruzzo per fatti risalenti agli anni ‘90 in provincia di Milano), e costi non ricorrenti per smontaggio e trasferimento di macchinari pari a 1,8 milioni.

Europa Centrale
In Germania, il confronto particolarmente sfidante con lo stesso periodo dell’anno precedente, in cui la domanda di materiali da costruzione aveva beneficiato del clima favorevole, ha comportato una riduzione dei volumi di vendita sia cemento (-5,2%) sia calcestruzzo preconfezionato (-11,6%). Il profilo più debole del mercato oil-well cement ha contribuito alla riduzione delle consegne. I prezzi di vendita sono rimasti in linea sia nel cemento (-1,1%) sia nel calcestruzzo preconfezionato (-1,4%). Il fatturato totale si è attestato a 115,1 milioni (127,8 milioni nel 2014) ed il margine operativo lordo si è portato in territorio negativo a -0,7 milioni (0,2 milioni positivo nel periodo precedente). Il dato 2014 comprendeva oneri non ricorrenti pari a 1,3 milioni, dovuti a spese di ristrutturazione.

Il confronto coi buoni risultati ottenuti nel primo trimestre del 2014 si è rivelato similmente sfidante anche in Lussemburgo, dove ha pesato pure una certa debolezza delle esportazioni. I volumi di vendita realizzati dalle nostre attività, hanno mostrato una flessione del 10,4%, con prezzi in leggero calo (-1,5%). Il fatturato di 22,3 milioni ha registrato una riduzione del 9,9% (24,8 milioni nel 2014). Il margine operativo lordo è stato negativo per 1,6 milioni (positivo per 0,3 milioni nel 2014). Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,2 milioni derivanti dallo scambio di quote emissione CO2 (nulla nel 2014).

Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato riferite ai primi tre mesi dell’anno hanno realizzato un incremento del 9,1% con prezzi in flessione (-3,0%). Il fatturato ha mostrato un andamento pressoché stabile a 13,5 milioni (13,2 milioni nel periodo precedente) ed il margine operativo lordo, sebbene in miglioramento, è rimasto negativo a -0,4 milioni (-0,8 milioni nel 2014).

Europa Orientale
La Repubblica Ceca ha realizzato vendite di cemento in aumento del 5,7%, con prezzi medi, denominati in valuta locale, in leggera riduzione (-2,7%). Il mercato del calcestruzzo preconfezionato, che comprende anche la Slovacchia, ha iniziato l’esercizio con una flessione dei volumi (-14,2%), rispetto ad una base di confronto molto elevata, e con prezzi in recupero (+4,4%). Il fatturato, sul quale l’effetto cambio ha avuto impatto marginalmente negativo, si è fermato a 20,8 milioni (22,8 milioni nel 2014), mentre il margine operativo lordo ha chiuso in territorio positivo a 1,0 milione rispetto a -0,7 milioni dei primi tre mesi 2014. Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,2 milioni derivanti dallo scambio di quote emissione CO2 (nulla nel 2014).

In Polonia l’attività commerciale ha avuto andamento regolare, e nonostante il difficile confronto con un brillante primo trimestre dell’anno precedente, le consegne di cemento hanno fatto segnare una variazione positiva del 8,9%, accompagnata da una produzione di calcestruzzo preconfezionato agli stessi buoni livelli del 2014 (+1,1%). I prezzi di vendita in valuta locale sono risultati inferiori al 2014 per il cemento (-11,5%) mentre hanno avuto una piccola variazione favorevole nel settore calcestruzzo. Il fatturato, non influenzato da variazioni nel tasso di cambio, ha raggiunto i 17,5 milioni rispetto a 17,1 milioni nel 2014 (+2,9%). Il margine operativo lordo è stato di 0,2 milioni negativo (positivo per 0,3 milioni nel 2014). Nel periodo sono stati realizzati altri ricavi operativi per 0,4 milioni derivanti da scambio di quote emissione CO2 (nulla nel 2014).

In Ucraina l’attività economica delle regioni “occidentali” ha continuato a mostrare una certa tenuta. Infatti, nonostante il clima recessivo nel Paese e le incertezze sui possibili sviluppi delle tensioni geopolitiche, la nostra attività industriale ha avuto andamento regolare, con una crescita delle vendite di cemento nei primi tre mesi (+6,5%) e prezzi in valuta locale in sensibile aumento (+16,2%). Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, poco significative in valore assoluto, sono ancora diminuite ma i prezzi medi in valuta locale hanno seguito l’inflazione. Il fatturato ed il margine operativo lordo, condizionati dalla fortissima svalutazione della moneta locale (-91,1%), sono passati rispettivamente da 16,9 a 10,3 milioni (-39,2%) e da -2,4 a -1,4 milioni. Il fatturato espresso in valuta locale avrebbe mostrato un aumento del 16,2%.

In Russia è in atto una fase recessiva, dovuta al calo delle quotazioni petrolifere, alla caduta degli investimenti ed al peggioramento della fiducia. La dinamica dei prezzi al consumo ha continuato a crescere, sospinta dal deprezzamento del cambio dei mesi passati, raggiungendo il 16,9% a febbraio. Le vendite del primo trimestre dell’anno in corso hanno beneficiato dell’ingresso nel perimetro di consolidamento della fabbrica di Korkino, chiudendo il periodo con una crescita delle quantità pari al +23,4%; a parità di perimetro i volumi realizzati sarebbero stati equivalenti a quelli del primo trimestre 2014. La categoria dei cementi “oil well”, dedicati al settore estrattivo ha mostrato una buona tenuta, realizzando una crescita rispetto ai valori del 2014. I ricavi unitari in valuta locale si sono confermati in linea (-0,5%), tenendo presente che il prezzo medio di vendita dei prodotti consegnati da Korkino è posizionato su una fascia più bassa di quella dei prodotti della cementeria di Suchoi Log. La traduzione dei risultati in euro è stata fortemente penalizzata dal deprezzamento del rublo (-47,7%). I ricavi netti si sono fermati a 33,7 milioni rispetto ai 40,6 milioni del 2014, in flessione quindi del 17,0%; espressi in valuta locale avrebbero mostrato un aumento del 22,6%. Il margine operativo lordo si è attestato a 8,5 milioni contro 15,1 milioni del 2014, in flessione del 43,7%, mentre in valuta locale sarebbe diminuito del 16,8%.

Stati Uniti d’America
Il meteo sfavorevole del mese di marzo, con temperature rigide anche nelle regioni Sud Ovest, ha rallentato il buon ritmo delle consegne realizzato nel bimestre gennaio-febbraio. Le nostre vendite di cemento sono aumentate del 2,8%,nonostante un calo significativo nelle consegne di cementi “oil well”. I prezzi medi in valuta locale sono risultati in miglioramento del 11,0%. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno confermato i volumi dello stesso periodo dell’anno precedente (-0,9%) ma con prezzi assai più favorevoli. Il fatturato complessivo è così passato da 152,5 a 204,5 milioni di euro (+34,1%); l’effetto dovuto alla variazione del tasso di cambio è stato favorevole per 36,4 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 30,1 milioni (erano 7,0 milioni nel 2014), compreso un effetto cambio positivo per 5,4 milioni. Sono proseguiti secondo programma i lavori relativi al progetto di modernizzazione ed ampliamento dello stabilimento di Maryneal, Texas, il cui completamento è previsto nei primi mesi del 2016.

Messico (valutazione al patrimonio netto)
Le spedizioni di cemento del primo trimestre hanno realizzato uno sviluppo superiore alle attese, con prezzi medi in valuta locale in miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo del 2014. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato si sono mosse in modo analogo, grazie alla robustezza del principale mercato metropolitano. Il fatturato ed il margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 25,0% e del 38,4%. Il rafforzamento del peso messicano ha inciso favorevolmente sulla traduzione dei risultati in euro; con riferimento al 100% della collegata, il fatturato è passato da 118,1 a 159,0 milioni (+40,9%) ed il margine operativo lordo da 44,1 a 65,7 milioni (+49,1%). La quota di risultato riferita al Messico, compresa nella voce di bilancio in cui confluiscono le valutazioni al patrimonio netto, ammonta a 13,8 milioni (erano 9,1 milioni nel 2014).

Evoluzione prevedibile della gestione
In Europa Centrale, si è normalizzato l’effetto clima che aveva favorito le vendite ad inizio 2014, quindi la flessione registrata nel trimestre in esame dovrebbe annullarsi in corso d’anno, a conferma dell’evoluzione prevista in sede di bilancio.
Parimenti gli andamenti registrati in Polonia e Repubblica Ceca sono stati coerenti con gli obiettivi del budget. Negli altri Paesi dell’Europa Orientale (Ucraina e Russia) l’attività è stata regolare ed abbastanza confortante per quanto riguarda lo sviluppo di volumi e prezzi. Peraltro, difficilmente la tendenza del trimestre si confermerà anche nella restante parte dell’esercizio. Rispetto alle previsioni iniziali, segnaliamo che a partire dal mese di aprile la quotazione del rublo si è modificata in senso favorevole.
In Italia la domanda tende gradualmente a stabilizzarsi, ma i risultati hanno principalmente risentito dell’effetto prezzi negativo. La nostra offerta per l’acquisto di SACCI non ha avuto successo, essenzialmente a causa della mancata risposta positiva delle banche coinvolte nella ristrutturazione. Ciò è comunque indicativo di come sia difficile realizzare operazioni straordinarie che permettano quelle razionalizzazioni industriali di cui il settore fortemente necessita.
Negli Stati Uniti d’America, nonostante un mese di marzo afflitto dal maltempo, il settore costruzioni continua ad essere in buona salute e ci attendiamo uno sviluppo della domanda più brillante da adesso in poi.
La probabile evoluzione dell’anno in corso potrà essere meglio precisata dopo le risultanze del secondo trimestre, particolarmente in mercati come Russia ed Ucraina, dove gli sviluppi della crisi economica e geopolitica risultano più complessi da individuare, oppure come l’Italia dove si concentrano gli sforzi rivolti all’equilibrio economico, oppure ancora come gli Stati Uniti, Texas in particolare, dove l’attività d’investimento del settore “oil & gas” è stata ridimensionata. In occasione di questa prima relazione infra-annuale possiamo quindi confermare, con riferimento all’intero esercizio 2015, la nostra previsione di risultati operativi ricorrenti leggermente superiori rispetto al 2014.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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