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11 novembre 2011

Risultati al 30 settembre 2011

Solido andamento operativo in Europa Centrale e nei Paesi emergenti, debole in Stati Uniti d’America e soprattutto in Italia per le difficoltà del settore costruzioni

Fatturato pari a 2.109 milioni (nel 2010: 1.999 milioni); tiene il margine operativo lordo a 330 milioni (nel 2010: 326 milioni)

Confermati per l’anno 2011 la previsione di risultati migliori dell’esercizio precedente e gli obiettivi di riduzione dell’indebitamento netto


Dati consolidati

          
Gen-Set 11
     
Gen-Set 10
     
% 11/10

Vendite di cemento

    m ton     21,5     20,0        7,3

Vendite di calcestruzzo

    m m3     11,3     10,7     6,0

Ricavi netti

    €m     2.109,4     1.999,5     5,5

Margine Operativo Lordo

    €m     330,0     326,4     1,1

Utile netto

    €m     60,6     80,2     -24,5

Utile netto escluse quote terzi

    €m     38,6     59,6     -35,3
            Set 11     Dic  10     Var.

Indebitamento netto

    €m     1.195,7     1.266,9     (71,2)

 

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2011.

Dalla metà del 2011 il ritmo di crescita dell’economia mondiale si è bruscamente raffreddato. Nel corso del terzo trimestre è rallentata l’attività nelle economie avanzate, frenata da fattori temporanei legati ai costi dell’energia, ma anche dalla perdurante debolezza dell’occupazione, dall’intonazione meno espansiva delle politiche di bilancio e dalla diffusa incertezza sulla risoluzione degli squilibri finanziari. Per contro, i principali paesi emergenti, seppure in decelerazione, hanno mantenuto nel complesso un ritmo di crescita elevato. Gli organismi internazionali hanno aggiornato al ribasso le previsioni per la crescita dell’anno in corso e del prossimo. Nell’area dell’euro la crisi del debito sovrano si è aggravata, estendendosi all’Italia ed alla Spagna. A fronte di tali emergenze sono state adottate misure per rafforzare la capacità di sostegno finanziario affidata alla cosiddetta European Financial Stability Facility. L’indebolimento congiunturale potrebbe risultare di breve durata, vi è tuttavia il rischio che la debolezza si prolunghi nel tempo per effetto di politiche di bilancio restrittive e possibili nuove tensioni finanziarie.

Il settore delle costruzioni ha mantenuto un importante andamento espansivo nei paesi emergenti, ha confermato la fase di crescita in Europa Centrale, ma è stato ancora penalizzato dalla perdurante debolezza del settore immobiliare negli Stati Uniti ed in misura ancor più accentuata in Italia.

Nel periodo gennaio- settembre 2011, le vendite di cemento e clinker del gruppo si sono attestate a 21,5 milioni di tonnellate, +7,3% rispetto allo scorso esercizio. Una variazione favorevole si è verificata in tutti i paesi in cui il gruppo opera, ad eccezione degli Stati Uniti d’America, che hanno sostanzialmente confermato i volumi dell’anno precedente, e dell’Italia, che ha presentato una flessione marcatamente negativa durante il terzo trimestre. In diversi mercati di presenza la crescita delle consegne è stata a doppia cifra percentuale, in particolare Russia, Repubblica Ceca, Ucraina, Lussemburgo, Messico e Germania. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato, pari a 11,3 milioni di metri cubi, sono cresciute del 6,0% rispetto ai primi nove mesi del 2010; un andamento favorevole abbastanza generalizzato ha potuto più che compensare la piccola flessione intervenuta in Messico e quella ben più marcata dell’Italia.

L’evoluzione dei prezzi del cemento nei primi nove mesi, espressi in valuta locale, si è confermata favorevole in Ucraina e Messico. In Italia e Russia l’andamento si è modificato dal segno negativo a tutto giugno al segno positivo del progressivo a settembre; marginalmente la stessa cosa è avvenuta in Polonia. Nel caso del Lussemburgo e della Germania la variazione è stata leggermente negativa. L’effetto prezzi maggiormente sfavorevole si è verificato negli Stati Uniti e soprattutto in Repubblica Ceca, quest’ultima penalizzata da maggiori esportazioni verso la Polonia.
I prezzi del calcestruzzo preconfezionato hanno mostrato un incremento in Polonia, Ucraina e Messico, sono rimasti stabili in Italia, Germania, Stati Uniti ed hanno evidenziato una flessione in Repubblica Ceca e Paesi Bassi.
I costi di produzione hanno continuato a risentire degli incrementi dei fattori energetici. Tuttavia è importante segnalare che il costo del nostro principale combustibile fossile (petcoke) durante il terzo trimestre ha incominciato a invertire la tendenza. Nei mercati in cui lo sfruttamento della capacità produttiva sta migliorando, i costi unitari di produzione hanno potuto beneficiare delle maggiori economie di scala.

Il fatturato consolidato è aumentato del 5,5%, passando da 1.999,5 a 2.109,4 milioni, ed il margine operativo lordo è stato di 330,0 milioni (+3,6 milioni ovvero +1,1%); al netto delle voci non ricorrenti ci sarebbe stata una diminuzione del margine operativo lordo di 3,4 milioni (-1,1%). La redditività caratteristica ricorrente è passata così dal 16,3% al 15,6%. Le variazioni dei tassi di cambio hanno avuto un impatto negativo di 34,4 milioni sul fatturato e 3,8 milioni sul margine operativo lordo, a causa dell’indebolimento del dollaro e delle monete dei Paesi emergenti (eccetto la corona ceca). A perimetro e cambi costanti, l’aumento del fatturato sarebbe stato del 6,0%, mentre il margine operativo lordo sarebbe aumentato del 1,1%. Dopo ammortamenti e svalutazioni per 176,6 milioni (171,6 milioni nei primi nove mesi del 2010), il risultato operativo è stato pari a 153,5 milioni (154,8 milioni nel 2010). Gli oneri finanziari netti sono diminuiti da 72,1 a 68,2 milioni; in riduzione il contributo al conto economico delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1,5 milioni rispetto a 4,8 milioni). Il risultato prima delle imposte si è dunque assestato a 87,4 milioni contro  87,7 milioni del settembre 2010 (-0,3%). Il conto economico ha chiuso con un utile del periodo in calo del 24,5% a 60,6 milioni di euro (erano 80,2 milioni nel 2010, compreso un beneficio non ricorrente di 22,4 milioni dovuto al rilascio di fondi per imposte), di cui 38,6 milioni attribuibili agli azionisti della società (59,6 milioni nel 2010).

Il flusso di cassa del periodo ha raggiunto i 237,1 milioni (251,8 milioni il corrispondente valore nel 2010). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011 ammonta a 1.195,7 milioni, in riduzione di 71,2 milioni rispetto al dicembre 2010. Nei nove mesi il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche per complessivi 115,8  milioni, di cui 37,7 milioni per progetti di espansione. Il patrimonio netto a fine settembre 2011, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2.766,0 milioni, contro i 2.803,7 milioni del 31 dicembre 2010; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,43 (era 0,45 a fine 2010).

Italia
L’andamento delle nostre vendite di leganti idraulici e clinker, inclusa la quota destinata all’esportazione, ha segnato una diminuzione del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2010, in gran parte realizzata nel corso dell’ultimo trimestre. I prezzi di vendita hanno cominciato a rafforzarsi, facendo segnare una variazione positiva pari al 4,0% rispetto allo stesso periodo del 2010. I volumi di vendita del calcestruzzo preconfezionato si sono ridotti del 11,8%, con prezzi praticamente stabili rispetto a settembre 2010. Sul fronte dei costi, l’andamento sfavorevole dei combustibili e dell’energia ha inciso ancora in modo determinante. Il fatturato complessivo delle attività italiane è passato da 469,2 a 429,5 milioni (- 8,4%), mentre il margine operativo lordo si è portato a 8,3 milioni dai precedenti 40,3 milioni (-79,5%). Durante i primi nove mesi la società ha realizzato altri ricavi operativi pari a 13,5 milioni (29,5 milioni nel 2010) derivanti dalla vendita di quote di emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi. La redditività caratteristica ricorrente si è attestata al 1,9% rispetto al 8,6% del 2010.

Europa Centrale
In Germania, nei primi nove mesi dell’anno le nostre attività nel settore cemento hanno realizzato quantità vendute in aumento del 13,4% rispetto al corrispondente periodo del 2010, con prezzi in lieve contrazione (-1,5%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha registrato una produzione in aumento del 30,1%, favorita dalla variazione di perimetro conseguente all’acquisizione del gruppo SIBO, e prezzi ugualmente in leggera contrazione (-0,8%). Il fatturato totale si è attestato a 486,6 milioni (412,9 milioni nel 2010) ed il margine operativo lordo è passato da 63,4 a 78,4 milioni di euro, con un incremento del 23,6%. Durante il periodo sono maturati altri ricavi operativi pari a 3,9 milioni derivanti dalla vendita di quote emissione CO2, stimate in eccesso rispetto ai volumi di produzione attesi (4,7 milioni nel 2010).
Il Lussemburgo ha consolidato i progressi raggiunti dopo una prima metà dell’anno assai favorevole. Nel periodo in esame, le quantità vendute, al lordo dei trasferimenti all’interno del gruppo, sono aumentate del 23,7% con ricavi medi unitari in modesta contrazione     (- 2,6%). Il fatturato complessivo è risultato pari a 86,3 milioni, in crescita del 23,6% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (69,8 milioni); il margine operativo lordo è passato da 12,0 a 26,4 milioni. Il forte aumento è dovuto ad altri ricavi operativi conseguenti alla vendita di quote emissione CO2 stimate in eccesso per 4,9 milioni ed altri ricavi non ricorrenti pari a 7,1 milioni, costituiti da plusvalenza sulla cessione di un immobile non strumentale.
Nei Paesi Bassi le quantità di calcestruzzo preconfezionato vendute hanno raggiunto quota 0,72 milioni di metri cubi (+6,5% rispetto allo stesso periodo del 2010), con ricavi pari a 83,4 milioni ed un margine operativo lordo di 1,9 milioni, superiore a quello dello scorso anno.

Europa Orientale
In Russia, la cementeria di Suchoi Log ha continuato ad operare a livelli di attività decisamente elevati, chiudendo con un incremento nei volumi del 40,4% da inizio anno. In Ucraina, anche se il contesto economico è maggiormente esposto alla volatilità, le vendite di cemento hanno confermato le indicazioni del primo semestre, che si sono tradotte in un +25,1% nei nove mesi. Pure nella Repubblica Ceca i volumi di vendita, seppure con un ritmo inferiore ai precedenti trimestri, sono risultati assai significativi raggiungendo un miglioramento del +31,0% dall’inizio dell’anno. Nei mesi estivi la struttura produttiva della Polonia ha utilizzato appieno la propria capacità produttiva ed a fine settembre l’aumento delle quantità vendute si è attestato al +3,8%. Il prezzo medio di vendita del cemento in valuta locale è risultato stabile o in miglioramento: Russia +3,4%, Ucraina +13,9%, Polonia +0,7%; unica eccezione la Repubblica Ceca (-12,7%), penalizzata da maggiori esportazioni verso la Polonia. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato nell’area hanno avuto esito brillante (+15,3%), con sviluppo positivo anche nei prezzi, ad eccezione della Repubblica Ceca dove c’è stata una leggera diminuzione. Il fatturato dell’intera regione, trainato principalmente dai volumi, ma anche dall’effetto prezzi favorevole, ha realizzato una crescita del 21,6%, passando da 375,2 a 456,1 milioni. Il margine operativo lordo è passato da 81,7 a 112,5 milioni, con un incremento del 37,7%.
La rivalutazione della corona ceca (+4,3%) e la perdita di valore delle altre valute locali (zloty -0,4%, hryvnia - 7,2%, rublo -1,8%) hanno avuto un impatto negativo rispettivamente di 3,7 milioni sul fatturato e di 0,2 milioni sul margine operativo lordo.

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento realizzate da Buzzi Unicem sino a fine settembre sono risultate inferiori del 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno presentato un incremento del 2,9%. L’andamento dei prezzi medi del cemento in valuta locale ha continuato ad essere penalizzante (-6,2%); non altrettanto nel settore calcestruzzo preconfezionato (+0,1%). Il fatturato complessivo è passato da 452,1 a 416,0 milioni ed il margine operativo lordo da 69,3 a 40,7 milioni (-41,3%). La debolezza del cambio ha inciso negativamente sui ricavi per 28,6 milioni e sul margine operativo lordo per 2,8 milioni. Il peggioramento della redditività è stato causato non solo dal succitato andamento dei prezzi e dei volumi: hanno pesato gli incrementi dei fattori energetici, della logistica e la maggiore incidenza dei costi fissi unitari dovuta al basso grado di utilizzo della capacità produttiva.

Messico (consolidamento al 50%)
La collegata Corporación Moctezuma, grazie anche al positivo apporto del nuovo impianto di Apazapan, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un incremento delle vendite di cemento del 14,7%, in uno scenario di prezzi in valuta locale favorevole (+2,9%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato una leggera flessione
(-3,6%), con prezzi migliorati del 5,7% rispetto al 2010. I ricavi netti sono passati da 155,6 a 176,9 milioni di euro (+13,7%) ed il margine operativo lordo da 59,7 a 61,9 milioni (+3,7%). L’indebolimento del peso messicano ha inciso negativamente sulla traduzione dei risultati in euro; a parità di tassi di cambio, il fatturato ed il margine operativo lordo sarebbero rispettivamente aumentati del 15,1% e del 4,9%.


Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, anche se i prezzi di vendita mantengono una positiva intonazione, i gravi problemi strutturali rendono poco probabile una ripresa delle vendite e, di conseguenza, della redditività nell’ultimo trimestre dell’anno.
L’Europa Centrale dovrebbe chiudere l’esercizio con fatturato in crescita, trainato dall’effetto volume, e con risultati operativi ricorrenti superiori rispetto all’esercizio precedente.
In Europa Orientale, grazie ad una ripresa del ciclo delle costruzioni che appare bene impostata e la maggiore efficienza produttiva derivante dai programmi d’investimento recentemente conclusi, prevediamo di chiudere il corrente esercizio con un netto miglioramento dei risultati.
Negli Stati Uniti d’America, dove la domanda di cemento è ancora stagnante, il basso grado di utilizzo della capacità produttiva limita le possibilità di perseguire un miglioramento dei prezzi. Il margine operativo lordo ricorrente è quindi atteso in chiara diminuzione.
In Messico, le aspettative per la crescita organica dell’intero esercizio sono positive, ma la recente svalutazione della valuta sta compromettendo, in parte, tale andamento. Ci attendiamo comunque risultati in miglioramento rispetto al 2010.
Nel complesso quindi, considerando il consuntivo del trimestre appena concluso, che conferma lo sviluppo a due velocità dei mercati in cui il gruppo opera, riteniamo di riaffermare, per l’intero esercizio 2011, la previsione di risultati operativi ricorrenti migliori dell’anno precedente.


Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Contatti societari:
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Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
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