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24 marzo 2009

Approvati i risultati dell'esercizio 2008

Utile netto di 471 milioni (-12%)

Andamento favorevole in Europa Centrale ed Orientale

Quarto trimestre in forte rallentamento

Dividendo proposto: 0,360 euro per azione ordinaria e 0,384 euro per azione di risparmio

 


Dati consolidati

               
2008
       
2007
       
% 08/07
Fatturato       €m       3.520,2       3.496,1       +0,7
Margine Operativo Lordo       €m       922,7       1.046,3       -11,8
Utile netto       €m       470,8       536,5       -12,3
Utile netto escluse quote terzi       €m       395,3       458,5       -13,8
                12/ 08       12/07       Var.
Indebitamento netto       €m       1.059,7       621,2       438,5


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame dei bilanci civilistico e consolidato dell’esercizio 2008.

Le difficoltà legate all’acuirsi della crisi finanziaria e la conseguente contrazione dello sviluppo economico a livello globale hanno influito sui risultati della società, fermandone la crescita. Nel 2008, le vendite di cemento a livello consolidato sono ammontate a 32,1 milioni di tonnellate, -5,8% rispetto al 2007. Hanno chiuso in progresso i mercati Polonia, Repubblica Ceca e Germania; in diminuzione, invece, tutti gli altri Paesi, con cali rilevanti in Italia e negli Stati Uniti, ed un leggero indebolimento in Russia e Messico.

Le vendite di calcestruzzo sono state in lieve flessione a 17,0 milioni di metri cubi (-0,6%), grazie al contributo della Germania e degli Stati Uniti, dovuto essenzialmente alla variazione di perimetro, ed alla favorevole evoluzione di mercato nei Paesi Bassi, Repubblica Ceca/Slovacchia, Polonia e Messico. L’Italia si è confermata il mercato più debole in assoluto, annullando completamente l’apporto positivo degli altri Paesi; negativo anche il mercato Ucraino.

Il fatturato consolidato è aumentato del 0,7%, da 3.496,1 a 3.520,2 milioni; le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 48,5 milioni, mentre l’effetto cambio è stato negativo per 67,7 milioni; a parità di condizioni, il fatturato sarebbe aumentato del 1,2%. Il progresso è attribuibile in larga parte alle aree geografiche di competenza della controllata Dyckerhoff, oltre all’inclusione nel perimetro di consolidamento di alcune nuove attività nel settore del calcestruzzo preconfezionato.

Il margine operativo lordo è diminuito da 1.046,3 a 922,7 milioni, -11,8% rispetto all’anno precedente, che tuttavia comprendeva proventi non ricorrenti per 61,2 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è passato da 985,1 a 915,4 milioni (-7,1%), con un’incidenza sul fatturato del 26,0% (era il 28,2% nel 2007). Le variazioni del perimetro di consolidamento sono state positive per 5,3 milioni, mentre l’effetto cambio è stato negativo per 22,2 milioni. I Paesi dell’Europa Orientale hanno mostrato una crescita del 33,0% nel complesso, con punte di eccellenza in Russia e Polonia. Anche il margine operativo lordo ricorrente realizzato nei Paesi appartenenti all’Europa Centrale (Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi) ha superato quello dell’esercizio precedente. Il Messico ha rallentato il proprio trend di crescita, chiudendo l’esercizio con un margine operativo lordo inferiore all’anno precedente. Il contributo fornito dall’Italia è stato negativo di 63,0 milioni rispetto al 2007. Negli USA il margine operativo lordo è arretrato di 98,2 milioni di euro (-32,3%) penalizzato dalla perdita di valore accusata dal dollaro, al netto della quale la contrazione sarebbe stata del 27,4%.

Gli ammortamenti e le svalutazioni sono ammontati a 225,0 milioni, contro i 210,9 milioni del 2007. Il risultato operativo si è ridotto del 16,5% da 835,3 a 697,7 milioni. Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 66,4 milioni, contro i 22,2 milioni dello scorso esercizio; il peggioramento è attribuibile al maggiore ricorso alle linee di credito disponibili e al saldo delle componenti più volatili della gestione finanziaria, che è risultato meno favorevole rispetto a quello dell’esercizio precedente. Le plusvalenze da realizzo partecipazioni hanno offerto un contributo positivo di 12,0 milioni, mentre i proventi delle partecipazioni valutate a patrimonio netto sono passati da 12,4 a 7,0 milioni nel 2008. Per effetto di quanto esposto, l’utile ante imposte ha raggiunto i 650,3 milioni, in diminuzione del 21,2% da 824,8 milioni del 2007. Le imposte sul reddito si sono fermate a 179,6 milioni (288,3 milioni nel 2007) corrispondenti ad un’aliquota fiscale media più favorevole. Il conto economico si è chiuso con una contrazione dell’utile netto di 65,7 milioni, da 536,5 a 470,8 milioni (-12,3%), di cui 395,3 milioni attribuibile agli azionisti della società (-13,8%).

Il flusso di cassa dell’esercizio 2008, al lordo delle voci non ricorrenti positive e/o negative, è stato pari a 695,8 milioni, rispetto ai 747,5 milioni del 2007. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2008 si è attestato a 1.059,7 milioni in aumento di 438,5 milioni rispetto ai 621,2 milioni di fine 2007. Nell’esercizio appena trascorso, il gruppo ha distribuito dividendi per 127,6 milioni, di cui 87,2 milioni da parte della capogruppo Buzzi Unicem SpA, ed ha effettuato investimenti per complessivi 853,3 milioni, di cui 283,1 milioni destinati a progetti di incremento della capacità produttiva e 333,5 milioni in partecipazioni.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2008, inclusa la quota spettante ai terzi, si è attestato a 2.705,4 milioni contro 2.513,4 milioni di fine 2007; pertanto, il rapporto indebitamento netto/patrimonio netto è passato da 0,25 a 0,39.

La società capogruppo Buzzi Unicem SpA ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 156,2 milioni di euro (149,2 milioni nel 2007) ed un autofinanziamento di 194,0 milioni.

Italia
Le vendite di leganti idraulici e clinker sono diminuite del 13,2%, comprese le quantità destinate all’esportazione, che hanno chiuso con un andamento peggiore della media. I prezzi hanno mostrato un andamento favorevole nella prima metà del 2008, a cui ha fatto seguito una graduale, ma continua riduzione degli stessi. Nel complesso il fatturato delle attività italiane si è attestato a 850,2 milioni, in diminuzione del 11,6% rispetto al medesimo periodo del 2007 ed il margine operativo lordo si è portato a 143,4 milioni (-30,5%), con una conseguente diminuzione della redditività caratteristica dal 21,5% al 16,9%. Escludendo 7,0 milioni di proventi non ricorrenti, il margine operativo lordo si riduce a 136,4 milioni (-33,9% rispetto al 2007), e la redditività caratteristica al 16,0%.

Europa Centrale
In Germania i volumi di vendita sono cresciuti del 2,1%, anche grazie alle esportazioni verso i Paesi limitrofi. Il livello medio dei prezzi è cresciuto del 6,7%, proseguendo il trend di miglioramento del precedente esercizio. Di rilievo i progressi nel settore del calcestruzzo preconfezionato, che ha riportato un incremento nei volumi di vendita dell’11,9%, principalmente grazie all’ampliamento del perimetro, così come nei prezzi (+10,6%). Il fatturato è stato pari a 594,8 milioni, in aumento del 15,5% rispetto al 2007 (514,9 milioni). Le variazioni di perimetro hanno inciso per 20,0 milioni di euro sul fatturato totale. Il margine operativo lordo ricorrente si è assestato a 102,4 milioni, in progresso del 27,1% rispetto al 2007 (80,5 milioni).

In Lussemburgo le vendite di leganti idraulici e clinker in uscita dal Paese si sono mantenute pressoché stabili (-1,0%). Considerando un aumento medio dei prezzi del 5,1%, il fatturato ha raggiunto gli 89,3 milioni (91,7 milioni nel 2007), in calo del 2,7%; tale riduzione è dovuta esclusivamente alla variazione di perimetro (cessione di Marbrerie Jaquemart nel 2007), al netto della quale il fatturato sarebbe aumentato del 4,8%. Il margine operativo lordo è diminuito del 19,2%, portandosi a 17,4 milioni (21,5 nel 2007), corrispondenti al 19,5% dei ricavi netti. A parità di perimetro la riduzione sarebbe stata del 25,5%. Il peggioramento della redditività è stato determinato sia dall’aggravio dei costi di produzione sia da alcune attività di manutenzione straordinaria agli impianti.
Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno raggiunto quota 1,2 milioni di metri cubi (+17,7%). I ricavi netti sono stati pari a 132,9 milioni, in lieve riduzione rispetto al 2007 (140,6 milioni), in seguito al ridimensionamento delle attività di trading degli aggregati naturali. Il margine operativo lordo si è portato a 7,2 milioni (erano 8,1 milioni nel 2007), confermando una redditività caratteristica in termini percentuali simile a quella dell’esercizio precedente (5,4%).

Europa Orientale
In Polonia le vendite di cemento del gruppo sono cresciute del 9,8%, grazie anche al supporto ricevuto dalla Repubblica Ceca; in crescita pure la produzione di calcestruzzo preconfezionato (+4,6%). I prezzi medi di vendita hanno mostrato un progresso del 13,2% in valuta locale e così il fatturato totale è aumentato del 28,7%, salendo da 142,8 milioni nel 2007 a 183,7 milioni nel 2008. Il margine operativo lordo è risultato in netto incremento, a 70,0 milioni (52,1 milioni nel 2007), segnando un +34,3% al lordo dell’effetto cambio favorevole. I risultati sono migliorati anche in rapporto ai ricavi netti, a conferma di un’efficienza operativa tra le migliori nell’ambito del gruppo.

In Repubblica Ceca e Slovacchia le vendite di cemento sono cresciute del 2,1%; le produzioni di calcestruzzo preconfezionato hanno superato i 2,4 milioni di metri cubi (+5,6%). Il fatturato totale si è portato a 260,8 milioni, con un incremento del 20,8% rispetto ai 215,8 milioni del 2007, favorito da una crescita media dei prezzi del cemento (+5,0%) e del calcestruzzo preconfezionato (+2,3%). Il margine operativo lordo ha raggiunto i 73,2 milioni contro i 70,3 milioni del 2007. Il dato 2007 beneficiava di proventi non ricorrenti, pari a 3,4 milioni, riguardanti la cessione di alcuni rami aziendali nel settore del calcestruzzo.

In Ucraina i volumi di vendita del cemento e del calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso l’anno con una riduzione di alcuni punti percentuali, rispettivamente del 2,2% e del 6,9%. I prezzi medi in valuta locale hanno realizzato un evidente incremento, +33,9% per il cemento e +22,7% per il calcestruzzo preconfezionato. Il fatturato è stato pari a 209,4 milioni, in crescita del 16,8% rispetto al 2007 (179,2 milioni), ma nonostante tale progresso la redditività della gestione ha fatto segnare un arretramento sia in termini assoluti (-8,2 milioni) sia in rapporto ai ricavi netti (dal 32,4% al 23,8%).

La Russia ha registrato una riduzione dei volumi di cemento prodotti nel 2008 di oltre il 10%; tuttavia, grazie ad una esposizione geografica più favorevole (regione degli Urali) il gruppo ha potuto mantenere un livello di vendite non distante da quello registrato nel 2007 (-3,0%). Il livello dei prezzi ha registrato un incremento medio annuale del 45,7% in valuta locale. Il fatturato è passato da 197,9 a 267,3 milioni (+35,1%) ed il margine operativo lordo è migliorato del 82,9%, da 94,7 milioni nel 2007 a 173,2 nel 2008. I costi di logistica e montaggio della nuova linea produttiva hanno inciso sul conto economico per un importo pari a 5,5 milioni (erano 30,0 milioni nel 2007). Il rapporto tra margine operativo lordo e fatturato, già al 47,9% nel 2007, ha raggiunto il 64,8%, ai vertici del gruppo.

Stati Uniti d’America
Le vendite di cemento sono diminuite del 10,5%. Le acquisizioni effettuate nel settore del calcestruzzo preconfezionato hanno invece consentito di aumentare le relative produzioni del 18,9%. Il fatturato totale, aggravato da una contenuta riduzione dei prezzi (-3,2% in valuta locale), si è fermato a 1.103,1 milioni di dollari (-5,4%), ovvero 750,0 milioni in euro (-11,9%). L’effetto cambio ha influito negativamente per 54,8 milioni mentre l’ampliamento del perimetro di consolidamento ha contribuito positivamente per 35,8 milioni. Il margine operativo lordo è peggiorato del 32,3%, da 304,1 a 205,8 milioni, così come la redditività caratteristica, che ha ripiegato dal 35,7% al 27,4%.

Messico (consolidamento al 50%)
La collegata Corporación Moctezuma ha chiuso l’esercizio con una riduzione delle vendite di cemento del 1,7%, mentre i prezzi hanno continuato ad evidenziare un discreto progresso (+5,7%), in linea con l’inflazione. Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un aumento del 5,3% ed un decremento del 5,5%. L’indebolimento del peso ha continuato a penalizzare la traduzione in euro dei risultati: il fatturato è diminuito del 3,2% rispetto al 2007, passando da 212,0 a 205,1 milioni di euro ed il margine operativo lordo è arretrato del 13,1% a 79,9 milioni (91,9 milioni nel 2007). Il rapporto tra le due grandezze è passato dal 43,4% al 38,9%, a causa di sensibili aggravi dal lato costi.

Evoluzione prevedibile della gestione
In Italia la domanda di cemento è prevista in rallentamento del 10% circa, a causa della mancanza di nuove commesse pubbliche e del ciclo residenziale in declino. Non escludiamo, tuttavia, un certo miglioramento dei prezzi di vendita, solo in parte sufficiente a compensare gli effetti sulla redditività derivanti dalla diminuzione dei volumi. A partire dalla seconda metà dell’anno, il conto economico incomincerà a beneficiare in maniera più evidente della deflazione dei costi energetici in atto.

Nei mercati dell’Europa Centrale (Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi) l’andamento degli investimenti in costruzioni è previsto in diminuzione, con variazioni dell’ordine del 5%. Di conseguenza è probabile che la domanda di cemento si affievolisca, ma non troppo bruscamente. Non escludiamo che il mercato possa accettare alcuni aumenti di prezzo e pertanto ci aspettiamo che l’andamento economico delle nostre attività sia inferiore di pochi punti percentuali rispetto all’esercizio 2008.

I Paesi dell’Europa Orientale (Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Russia) cesseranno di avere quell’effetto trainante sugli utili che ha contraddistinto gli ultimi due esercizi, pur rimanendo, alcuni di essi, su livelli di redditività soddisfacenti. Ci attendiamo volumi deboli in Russia ed una situazione molto difficile per l’industria delle costruzioni in Ucraina; in questi due Paesi si prospetta un andamento dei prezzi sfavorevole, soprattutto in Russia dove il livello calerà visibilmente rispetto al primo trimestre 2008. Nei due Paesi che già appartengono all’UE (Repubblica Ceca e Polonia) il calo del mercato e dei prezzi dovrebbe risultare meno marcato. E’ notizia recente la sensibile svalutazione che ha riguardato la maggior parte delle valute in Europa Orientale (nei primi due mesi del 2009 hryvnia 40%, zloty 23%, rublo 22%); pertanto è probabile che la traduzione dei risultati in euro sia ulteriormente penalizzata dall’effetto cambio negativo.

La situazione economica degli Stati Uniti non mostra ancora concreti segnali di recupero. Si prevede che il mercato immobiliare residenziale resti in crisi per tutto il 2009 ed il consumo di cemento è nuovamente atteso in diminuzione a due cifre percentuali. I minori volumi di vendita continueranno ad incidere sulle importazioni, ma soprattutto sui livelli produttivi, con un conseguente peggioramento della redditività caratteristica. Si pensa che il piano di stimolo lanciato dal nuovo presidente Obama possa sortire i primi effetti positivi a partire dall’ultima parte dell’anno.

In Messico, le attese di crescita economica per il 2009 sono negative (-3% circa); ci attendiamo comunque che vengano mantenuti gli impegni nello sviluppo delle infrastrutture e nel sociale. La nostra collegata Corporación Moctezuma prevede volumi di vendita in leggera diminuzione rispetto a quelli del 2008, abbinati ad un recupero dei ricavi medi unitari. I risultati in valuta locale saranno probabilmente inferiori a quelli del 2008, ma pur sempre soddisfacenti; ci attendiamo un effetto piuttosto penalizzante legato alle variazioni nei tassi di cambio (nei primi due mesi del 2009 il peso ha perso il 16% del suo valore).

Lo scenario economico 2009 si presenta difficoltoso e ricco d’insidie, dal momento che l’ampiezza e la globalità della crisi tenderanno ad annullare i vantaggi derivanti dalla nostra opportuna diversificazione geografica. Pertanto, pur nell’incertezza che, particolarmente in questo momento, caratterizza i processi di stima, riteniamo che a livello consolidato il prossimo bilancio si chiuderà con risultati operativi ricorrenti inferiori di circa il 20/30% rispetto a quelli dell’esercizio appena concluso; la volatilità della valute giocherà un ruolo decisivo nel determinare la riduzione effettiva. Permane, tuttavia, la speranza che le condizioni di mercato possano incominciare a migliorare nell’ultima parte dell’anno, particolarmente in quei Paesi (Stati Uniti d’America, Italia) che durante il 2008 hanno sofferto maggiormente.

All’Assemblea degli Azionisti fissata in prima convocazione per il giorno 28 Aprile 2009 sarà proposto un dividendo di 0,360 euro per ogni azione ordinaria e di 0,384 euro per ogni azione di risparmio. Il pagamento del dividendo, se approvato dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal 21 maggio 2009 (con data stacco 18 maggio 2009).

Azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti la proposta di autorizzazione (con correlativa revoca per la parte non utilizzata dell'analoga autorizzazione adottata il 13 maggio 2008) all’acquisto di ulteriori massime n. 4.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio nonché all’esercizio totale e/o parziale del diritto di opzione spettante alle azioni proprie in portafoglio nel limite dell’acquisizione di ulteriori n. 2.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio, in aggiunta a quelle per le quali viene richiesta l’autorizzazione all’acquisto. L’autorizzazione è richiesta, altresì, per l’alienazione delle azioni proprie detenute dalla società.
La proposta di autorizzazione all’acquisto, nonchè all’esercizio del diritto di opzione ed alla disposizione di azioni proprie è motivata dalla finalità di consentire alla società di intervenire nell’eventualità di oscillazioni delle quotazioni delle azioni della società al di fuori delle normali fluttuazioni del mercato azionario, nei limiti in cui ciò sia conforme alla normativa vigente o a prassi di mercato ammesse, nonché di dotare la società di uno strumento di investimento della liquidità. L'autorizzazione alla disposizione di azioni proprie è altresì motivata dalla possibilità di utilizzare le azioni proprie di risparmio eventualmente detenute nell'ambito di piani di incentivazione rivolti a dipendenti per assegnazioni anche gratuite.
L’autorizzazione è richiesta per la durata di diciotto mesi a far data dall’approvazione dell’assemblea.
Il corrispettivo proposto per l’acquisto, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, è compreso tra un minimo per azione di euro 0,60, pari al valore nominale, ed un massimo per azione di euro 23 relativamente alle azioni di risparmio e tra un minimo per azione di euro 0,60, pari al valore nominale, ed un massimo per azione di euro 32 relativamente alle azioni ordinarie.
Pertanto, il potenziale esborso massimo di acquisto previsto è pari a 192 milioni di euro.
Gli acquisti di azioni proprie verranno effettuati sul mercato, secondo le modalità operative stabilite nel regolamento di Borsa Italiana.
Le operazioni di disposizione delle azioni proprie potranno avvenire in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o più volte, sia mediante alienazione delle stesse sia quale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimento della società.
A valere sulla precedente autorizzazione rilasciata dall’assemblea ordinaria del 13 maggio 2008 sono state acquistate complessivamente n. 123.000 azioni proprie ordinarie e n. 150.000 azioni proprie di risparmio e sono state assegnate n. 45.025 azioni proprie di risparmio a dipendenti con incarichi direttivi della società e delle sue controllate nell'ambito dell'attuazione del piano di incentivazione adottato per il quinquennio 2004-2008.
Alla data odierna la società detiene n. 500.000 azioni proprie ordinarie e n. 305.475 azioni proprie di risparmio, pari allo 0,39% dell’intero capitale sociale.

Corporate Governance
Il Consiglio di Amministrazione ha  approvato la relazione annuale sul sistema di Corporate Governance della società, che verrà messa a disposizione del pubblico contestualmente alla messa a disposizione del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato 2008.

Piano stock grants
Il Consiglio di Amministrazione ha  deliberato di proporre all’assemblea ordinaria degli azionisti l’approvazione di un nuovo piano di assegnazione di azioni di risparmio Buzzi Unicem rivolto al personale con incarichi direttivi della società e delle sue controllate che abbia raggiunto gli obiettivi aziendali ed individuali annualmente prefissati.
Il piano, di durata triennale e legato al raggiungimento degli obiettivi per il triennio 2009-2011, si propone di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei citati dipendenti, legato al conseguimento di obiettivi prefissati, aziendali ed individuali, che determini la partecipazione alla crescita del valore per l’azionista ed il consolidamento nel tempo dell’apporto professionale ai processi decisionali delle attività del gruppo.
Oggetto del piano proposto sono n. 1.000.000 di azioni di risparmio da assegnarsi nel periodo di durata del piano stessa mediante utilizzo di azioni proprie di risparmio o mediante emissione di nuove azioni di risparmio. A tal fine il consiglio ha deliberato di richiedere all’assemblea convocata anche in sede straordinaria la delega, sino al 30 aprile 2012, all’aumento di capitale gratuito sino a massimi euro 600.000 mediante emissione di massime n. 1.000.000 di azioni di risparmio da assegnarsi ai destinatari del piano.

Prestiti obbligazionari in scadenza
Durante l'esercizio 2008 nessuna società del gruppo ha emesso nuovi prestiti obbligazionari. Nei 18 mesi successivi al 31 dicembre 2008 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 29 maggio 2009, 58,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A emesse dalla controllata Buzzi USA Inc. nel 2002.
- in data 20 ottobre 2009, 18,3 milioni di dollari e 15,0 milioni di euro riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata Alamo Cement Company nel 2004;
- in data 29 maggio 2010, 58,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A emesse dalla controllata Buzzi USA Inc. nel 2002.
- in data 1 giugno 2010, 315,5 milioni di dollari riferiti al Bond emesso dalla controllata Lonestar Industries Inc. nel 2000.
Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff AG, pari a 200,0 milioni di euro in linea capitale, scade a fine 2012. Tuttavia, al raggiungimento di determinati indici patrimoniali da calcolare in base al bilancio 2007, i creditori hanno la facoltà di richiedere il rimborso anticipato a partire dal 15 dicembre 2008.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Contatti societari:
Segreteria Investor Relations
  Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email:   mfiore@buzziunicem.it