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23 marzo 2010

Approvati i risultati dell'esercizio 2009

Utile netto di 171 milioni (-64%)

Mantenimento dei margini operativi a livello soddisfacente

Investimenti pari a 244 milioni in programmi di espansione strategica e di rafforzamento della competitività

Solidità della struttura finanziaria (gearing 31%)

Dividendo proposto: 0,180 per azione ordinaria e 0,204 per azione risparmio

 


Dati consolidati

               
2009
       
2008
       
% 09/08
Fatturato       €m       2.671,8       3.520,2       -24,1
Margine Operativo Lordo       €m       541,7       922,7       -41,3
Utile netto       €m       171,4       470,8       -63,6
Utile netto escluse quote terzi       €m       139,5       395,3       -64,7
                12/ 09       12/08       Var.
Indebitamento netto       €m       1.209,3       1.059,7       (149,5)


Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA si è riunito in data odierna per l’esame dei bilanci civilistico e consolidato dell’esercizio 2009.

La crisi del credito e l’andamento negativo dell’economia reale hanno condizionato fortemente il settore delle costruzioni e la domanda di cemento e calcestruzzo nelle aree geografiche in cui opera il gruppo, riducendo in misura rilevante i risultati conseguiti dalla società. Nell’esercizio appena concluso, il gruppo ha venduto 25,5 milioni di tonnellate di cemento (-20,4% rispetto al 2008) e 13,9 milioni di metri cubi di calcestruzzo preconfezionato (-18,3%). La dimensione globale della crisi ha reso la diversificazione geografica un elemento evidentemente non sufficiente a contrastare i cicli economici sfavorevoli in atto nel settore delle costruzioni. Tutte le aree geografiche hanno presentato una domanda in contrazione, con ripercussioni sui prezzi di vendita in diversi Paesi. L’Italia ha sofferto gli eccessi di offerta nel settore residenziale e la mancanza di progetti infrastrutturali in grado di sostenere la domanda; le economie dell’Europa Centrale, nonostante i piani di stimolo realizzati dai governi, non sono riuscite a contrastare i tagli degli investimenti legati all’edilizia industriale. Negli Stati Uniti il gruppo, pur mantenendo una buona redditività grazie all’efficienza nella gestione degli impianti e alla riorganizzazione produttiva, ha risentito della maggior diminuzione mai evidenziata in tre anni consecutivi dai consumi del cemento. Le economie emergenti dell’Est Europa, che fino al 2008 avevano contribuito al continuo progresso dei risultati del gruppo, si sono, in alcuni casi, drasticamente ridimensionate, senza la possibilità di ottenere benefici nei costi di produzione. Infine, i risultati conseguiti dal Messico, in leggero miglioramento in valuta locale, sono stati penalizzati dalla svalutazione del peso nei confronti dell’euro.

Il fatturato consolidato è diminuito del 24,1% a 2.671,8 milioni contro 3.520,2 milioni del 2008. Le variazioni di perimetro hanno determinato un incremento del fatturato di 37,6 milioni, mentre l’effetto cambio ha inciso negativamente per 87,2 milioni. A parità di condizioni il fatturato 2009 si sarebbe ridotto del 22,7% rispetto al 2008. Il margine operativo lordo è diminuito da 922,7 a 541,7 milioni, -41,3% rispetto all’anno precedente. Le variazioni del perimetro di consolidamento sono state positive per 5,6 milioni, mentre l’effetto cambio è stato negativo per 20,9 milioni. Il dato dell’esercizio in esame comprende tuttavia proventi non ricorrenti per 22,6 milioni, riferiti principalmente al parziale rilascio del fondo antitrust accantonato diversi anni fa in Germania, rispetto alla procedura che si è conclusa nel 2009. Escludendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è passato da 915,4 a 519,1 milioni (-43,3%), con un’incidenza sul fatturato del 19,4% (era il 26,0% nel 2008). La pressione sulla redditività è stata accentuata dalla crescita dei costi di produzione, in particolare dei fattori energetici, che hanno raggiunto l’apice nella prima metà dell’anno. In Ucraina, il continuo innalzamento del costo del gas naturale ha portato in negativo di -4,5 milioni il flusso di cassa operativo. Gli altri Paesi dell’Europa Orientale, nonostante il ridimensionamento in valore assoluto, hanno confermato una buona redditività caratteristica (Repubblica Ceca 25,2%, Polonia 25,7%), con una punta d’eccellenza in Russia (42,6%). Il margine operativo lordo ricorrente si è ridotto anche nei Paesi appartenenti all’Europa Centrale ed in Italia, principalmente nel settore del calcestruzzo preconfezionato. Gli Stati Uniti, nonostante i volumi in forte contrazione, sono riusciti a realizzare una redditività caratteristica superiore al 21%. Il Messico ha chiuso con risultati operativi migliori in valuta locale, con un rapporto margine operativo lordo/ricavi netti al 38,7%, del tutto simile al dato 2008.

Gli ammortamenti e le svalutazioni sono ammontati a 218,7 milioni, contro i 225,0 milioni del 2008. Hanno concorso a formare tale voce di conto economico svalutazioni  riferite all’avviamento ed agli impianti del settore cemento Italia per 7,1 milioni e del settore calcestruzzo Italia per 1,2 milioni; per contro in Messico, in vista dell’adozione dei principi IFRS per il bilancio locale, le immobilizzazioni tecniche sono state rivalutate per 7,3 milioni. Il risultato operativo si è ridotto del 53,7% da 697,7 a 323,0 milioni. Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 99,9 milioni, contro i 66,4 milioni dello scorso esercizio. Il peggioramento è soprattutto attribuibile al saldo delle componenti più volatili della gestione finanziaria (differenze cambio, valutazione derivati), che è risultato meno favorevole rispetto all’esercizio precedente. Le plusvalenze da realizzo partecipazioni hanno offerto un contributo positivo di 6,2 milioni, mentre i risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto sono passati da 7,0 a 5,9 milioni nel 2009. Per effetto di quanto esposto, l’utile ante imposte ha raggiunto i 235,2 milioni, in diminuzione del 63,8% da 650,3 milioni del 2008. Le imposte sul reddito sono state pari a 63,8 milioni (179,6 milioni nel 2008) corrispondenti ad un’aliquota fiscale praticamente invariata. Il conto economico si è chiuso con una contrazione dell’utile netto di 299,4 milioni, da 470,8 a 171,4 milioni (-63,6%), di cui 139,5 milioni attribuibile agli azionisti della società (-64,7%).

Il flusso di cassa dell’esercizio 2009, al lordo delle voci non ricorrenti positive e/o negative, è stato pari a 390,1 milioni, rispetto ai 695,8 milioni del 2008. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2009 si è attestato a 1.209,3 milioni in aumento di 149,5 milioni rispetto ai 1.059,7 milioni di fine 2008. Nell’esercizio appena trascorso, il gruppo ha distribuito dividendi per 96,2 milioni, di cui 74,9 milioni da parte della capogruppo Buzzi Unicem SpA, ed ha effettuato investimenti per complessivi 406,0 milioni, di cui 244,1 milioni destinati a progetti di incremento della capacità produttiva e 8,0 milioni in partecipazioni.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2009, inclusa la quota spettante ai terzi, si è attestato a 2.712,4 milioni contro 2.705,5 milioni di fine 2008; pertanto, il rapporto indebitamento netto/patrimonio netto è passato da 0,39 a 0,45.

La società capogruppo Buzzi Unicem SpA ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 112,6 milioni di euro (156,2 milioni nel 2008) ed un autofinanziamento di 158,0 milioni.

Italia
Il declino del mercato dell’edilizia ha comportato un calo delle consegne interne di cemento pari al 15,1%. Le nostre vendite di leganti idraulici e clinker sono diminuite del 16,4%; il dato è comprensivo delle esportazioni, che hanno subìto una contrazione rilevante (circa 60%). I prezzi di vendita si sono ridotti del 6,0% rispetto al 2008 per effetto di una competizione molto intensa, frutto della perdurante debolezza del mercato. Il settore del calcestruzzo preconfezionato ha riportato un calo della produzione del 13,7% rispetto al 2008, mentre i prezzi di vendita sono rimasti sostanzialmente invariati (-0,4%).
Il fatturato delle attività italiane è passato da 850,2 a 706,6 milioni (-16.9%). Durante l’esercizio, la società ha deciso di procedere alla vendita di una parte delle quote emissione CO2 ad essa assegnate e risultanti in eccesso per effetto della riduzione dei livelli di produzione, realizzando altri ricavi operativi per 19,4 milioni. Il margine operativo lordo si è fermato a 92,7 milioni, -35,4% rispetto al dato 2008 (143,4 milioni), che peraltro aveva beneficiato di proventi non ricorrenti per 7.0 milioni.

Europa Centrale
In Germania, i volumi di vendita di cemento della controllata Dyckerhoff sono diminuiti del 13,3%. Il calcestruzzo preconfezionato è stato impattato più profondamente, riducendo i volumi di vendita del 19,8%. Sul fronte dei prezzi, invece, l’azienda ha intrapreso una serie di politiche commerciali atte al miglioramento della marginalità, riuscendo ad ottenere per il settore del cemento e del calcestruzzo un +7,0% e +8,5%, rispettivamente. L’andamento volumi/prezzi nel Paese ha comportato un fatturato pari a 528,0 milioni, in diminuzione del 11,2% rispetto al 2008 (594,8 milioni). Il margine operativo lordo si è attestato a 116,3 milioni, in progresso del 13,2% rispetto al 2008 (102,7 milioni). La conclusione della vertenza antitrust ha permesso il rilascio parziale del fondo accantonato in eccesso, per un importo di 37,4 milioni. Al netto dei proventi ed oneri non ricorrenti, il margine operativo lordo ricorrente ha chiuso in contrazione del 20,5% (81,4 milioni rispetto ai 102,4 milioni del 2008), anche in seguito a consistenti aumenti di prezzo dell’energia elettrica (+22%).

In Lussemburgo le vendite di leganti idraulici e clinker in uscita dal Paese sono diminuite del 8,3%, mentre i prezzi di vendita sono risultati in progresso del 4,8%. Il fatturato ha pertanto raggiunto quota 83,0 milioni contro gli 89,3 milioni del 2008 (-7,1%), mentre il margine operativo lordo è diminuito del 18,9%, portandosi a 14,1 milioni (17,4 milioni nel 2008). La redditività è pertanto scesa al 17,0%, penalizzata dagli incrementi di costo legati alle fonti di combustibile intercorsi nel 2009. 

Nei Paesi Bassi le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno raggiunto quota 0,9 milioni di metri cubi, -22,8% rispetto al 2008. I ricavi netti sono stati pari a 112,7 milioni, in calo del 15,2% (132,9 milioni nel 2008). La differenza è imputabile per 5,4 milioni alla variazione di perimetro, intervenuta in seguito al deconsolidamento di Basal Belgie BVBA, società operativa nel settore degli aggregati naturali in Belgio. Il margine operativo lordo si è portato a 4,5 milioni, contro i 7,2 del 2008 (-36,9%), realizzando una redditività caratteristica in termini percentuali di poco inferiore a quella dell’esercizio precedente (4,0%).

Europa Orientale
In Polonia, le quantità totali di cemento vendute dal gruppo sono diminuite del 10,1% e quelle di calcestruzzo preconfezionato del 15,8%. I prezzi medi di vendita, in valuta locale, hanno avuto una modesta riduzione per il cemento (-1,2%), più marcata per il calcestruzzo preconfezionato (-9,2%). Le dinamiche di mercato hanno comportato un calo del fatturato del 34,1%, assestatosi a 121,1 milioni (183,7 milioni nel 2008). La svalutazione dello zloty ha avuto un impatto rilevante sui ricavi, al netto della quale la variazione rispetto al 2008 sarebbe stata pari a -18,8%. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 31,2 milioni, contro i 70,0 milioni del 2008 (-55,5%). A fine esercizio, la locale autorità antitrust ha comminato sanzioni pecuniarie nei confronti di sette produttori di cemento, per presunti comportamenti restrittivi della concorrenza. La sanzione riferita a Dyckerhoff ammonta a 15 milioni. La società ha presentato ricorso e la sanzione dovrà essere pagata solo dopo la sentenza definitiva. Con l’ulteriore stanziamento al fondo di 6,8 milioni, effettuato nell’esercizio, la multa risulta completamente accantonata in bilancio. Al netto di tale  voce non ricorrente il margine operativo lordo avrebbe raggiunto i 37,9 milioni, con una redditività caratteristica inferiore al precedente esercizio, come conseguenza degli incrementi di costo dell’energia elettrica (+37%) e del combustibile (+21%).
In Repubblica Ceca e Slovacchia il gruppo ha realizzato vendite di cemento in calo del 23,9% con prezzi in leggero aumento (+0,6%). Il settore del calcestruzzo preconfezionato è stato assai penalizzato, con volumi e prezzi in calo del 31,6% e del 1,3%. Il fatturato totale è stato pari a 175,7 milioni, -32,6% rispetto al 2008 (260,8 milioni). Il margine operativo lordo si è portato a 44,2 milioni contro i 73,2 milioni del 2008. La redditività caratteristica si è pertanto ridotta dal 28,1% al 25,2%. La svalutazione della corona ceca ha avuto un impatto negativo sulla traduzione dei risultati in euro; al netto dell’effetto cambio ricavi e margine operativo lordo sarebbero diminuiti rispettivamente del 29,4% e del 35,8%.

In Ucraina i volumi di vendita del cemento e del calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso l’anno con una riduzione del 44,6% e del 67,5%. I prezzi medi di vendita, invece, sono risultati in calo del 4,3% per il cemento e del 6,6% per il calcestruzzo. Il fatturato è stato pari a 75,3 milioni, in diminuzione del 64,0% rispetto al 2008 (209,4 milioni), anche come conseguenza della perdita di valore della moneta locale (-44,8%). Il margine operativo lordo, pari a 49,9 milioni nel 2008, è risultato negativo per 4,5 milioni. La redditività è stata compromessa sia dalla forte contrazione dei volumi di vendita, e quindi dell’efficienza produttiva, sia dall’andamento dei fattori energetici, in particolare del gas naturale, il cui costo unitario è cresciuto di un ulteriore 81% rispetto al 2008.

In Russia l’esercizio si è chiuso con vendite di cemento in diminuzione del 40,4% e prezzi in valuta locale inferiori del 28,1% rispetto alla media 2008; in valore assoluto i prezzi si sono riportati su livelli internazionali dopo la crescita esponenziale del biennio 2007-2008. Il fatturato è passato da 267,3 a 98,8 milioni (-63,0%). Il margine operativo lordo è stato quindi fortemente ridimensionato (-75,7%), da 173,2 milioni del 2008 a 42,1 milioni nel 2009. La redditività percentuale, pari al 42,6%, si conferma per altro molto positiva ed ai vertici del gruppo. 
  
Stati Uniti d’America

I volumi di vendita realizzati dal gruppo (-24,2%) sono moderatamente migliori rispetto al dato di mercato, grazie alla presenza in aree meno colpite dagli eccessi (prima positivi, poi negativi) del mercato immobiliare. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato si sono invece contratte moderatamente (-9,5%), in seguito anche al consolidamento per l’intero esercizio della controllata Dorsett, con sede in Houston, TX. I prezzi di vendita del cemento hanno avuto andamento negativo nel periodo (-4,5%), mentre il calcestruzzo preconfezionato si è mantenuto stabile (-0,2%). Il fatturato totale si è dunque fermato a 854,8 milioni di dollari (-22,5%), ovvero 612,8 milioni in euro (-18,3%). Nonostante il deprezzamento del dollaro nel corso dell’anno, l’effetto cambio si è mantenuto favorevole, incidendo positivamente per 31,7 milioni sui ricavi di vendita, così come l’ampliamento di perimetro (+35,8 milioni). La redditività si è pertanto portata al 21,4%, determinando una riduzione del margine operativo lordo del 36,2%, da 205,8 a 131,3 milioni. Al netto dei costi non ricorrenti (5,5 milioni nel 2009 per accantonamento al fondo rischi ambientali) la contrazione sarebbe stata pari al 33,5% e la redditività caratteristica avrebbe raggiunto il 22,3%.

Messico (consolidamento al 50%)
La collegata Corporación Moctezuma ha chiuso l’esercizio con volumi di vendita sostanzialmente stabili (-0,7%) e prezzi in miglioramento del 3,2%, in linea con l’inflazione del Paese. Fatturato e margine operativo lordo, espressi in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un aumento del 1,5% e del 0,9%. L’indebolimento del peso ha continuato a penalizzare la traduzione dei risultati in euro: il fatturato è diminuito del 12,1% rispetto al 2008, passando da 205,1 a 180,4 milioni ed il margine operativo lordo è arretrato del 12,5% a 69,9 milioni (79,9 milioni nel 2008). Il rapporto tra le due grandezze si è mantenuto stabile (38,7% nel 2009 contro 38,9% nel 2008), confermando l’ottima redditività delle attività nel Paese.

Evoluzione prevedibile della gestione
Nella maggior parte dei Paesi in cui opera il gruppo, il futuro andamento del settore costruzioni continua ad essere caratterizzato da un elevato livello di incertezza, almeno nel breve termine. I primi mesi del 2010 non hanno mostrato segnali di miglioramento rispetto alle condizioni di mercato dell’esercizio appena concluso. Le economie in cui  operiamo risultano ancora deboli e tuttora non si è delineata una chiara inversione di tendenza. Pertanto l’attesa ed auspicata ripresa del ciclo si verificherà, possibilmente, solo a partire dalla seconda metà dell’anno e limitatamente ad alcune aree geografiche.

In Italia ci attendiamo un ulteriore rallentamento della domanda di cemento dovuta alla debolezza del settore residenziale e non-residenziale, ed alla mancanza di progetti di investimento consistenti nel campo delle infrastrutture. Le difficoltà di mercato tendono ad indebolire i prezzi di vendita, comportando un’ulteriore penalizzazione della redditività. Nei primi sei mesi dovrebbero continuare a manifestarsi alcuni benefici da deflazione dei costi energetici, ma essi tenderanno purtroppo a ridursi nel secondo semestre.

I Paesi dell’Europa Centrale avranno un andamento non del tutto uniforme. Prevediamo che la domanda rimanga debole in Germania e nei Paesi Bassi, in un contesto di prezzi stabili dopo gli incrementi ottenuti nel corso del 2009. In Lussemburgo invece, una ulteriore riduzione degli investimenti in costruzioni è poco probabile ed anche attraverso un’attenta politica di esportazione verso i Paesi limitrofi i nostri volumi di vendita dovrebbero migliorare.

Tra i Paesi dell’Europa Orientale, ci attendiamo che la Polonia continui a beneficiare dei fondi dell’Unione Europea per lo sviluppo delle infrastrutture, quindi è lecito attendersi un aumento dei consumi di cemento nel Paese. In Repubblica Ceca, invece, è probabile che prosegua il ciclo negativo degli investimenti, soprattutto a carattere industriale, con riflessi negativi sulle vendite di materiali per la costruzione. In Russia ed Ucraina, dopo il drastico ridimensionamento avvenuto nel 2009, difficilmente il locale settore delle costruzioni potrà ulteriormente peggiorare. La dimensione di un eventuale ricupero, tuttavia, è fortemente legata alla capacità dei due Paesi di mettere in atto misure di stabilizzazione economica e sostenibilità alla crescita.

Le prime indicazioni per gli Stati Uniti mostrano una sostanziale stabilità negli andamenti economici piuttosto che una reale ripresa del ciclo. Gli investimenti in costruzioni residenziali e non-residenziali sono previsti in calo anche nel 2010; tuttavia, i piani infrastrutturali di stimolo economico dovrebbero garantire un maggiore dinamismo al settore delle costruzioni e alla domanda di cemento (+4/5%), se effettivamente implementati nell’anno in corso.

In Messico, il comparto delle costruzioni non ha segnato variazioni di rilievo nel 2009, nonostante le difficoltà dell’economia nazionale. Gli investimenti in opere pubbliche, sostenuti dal governo centrale per lo sviluppo del Paese, dovrebbero consentire un lieve aumento dei consumi di cemento nel 2010. Molto dipenderà anche dalla robustezza di una eventuale ripresa negli Stati Uniti, che favorirebbe il rilancio economico locale.

Lo scenario economico 2010 risulta quindi complesso e difficilmente interpretabile. Inoltre è arduo formulare al momento previsioni riguardanti i prezzi di vendita, che ancor più della domanda possono determinare l’effettivo andamento dei risultati. In generale le attese per quanto riguarda il livello dei prezzi non sono positive ed è molto probabile che in mercati per noi importanti, quali Italia e Stati Uniti d’America, i ricavi unitari rimangano sotto pressione. Concludendo, riteniamo che a livello consolidato il prossimo bilancio si chiuderà con risultati operativi ed utile netto inferiori a quelli del 2009. I piani d’azione che abbiamo messo in atto ci permetteranno di passare attraverso un difficile 2010 limitando al minimo gli impatti negativi della crisi e di presentarci alla ripresa del ciclo con un grado di efficienza operativa superiore a quella, già particolarmente elevata, che ha sempre contraddistinto il nostro gruppo.


All’Assemblea degli Azionisti fissata in prima convocazione per il giorno 28 Aprile 2010 sarà proposto un dividendo di 0,180 euro per ogni azione ordinaria e di 0,204 euro per ogni azione di risparmio. Il pagamento del dividendo, se approvato dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal 27 maggio 2010 (con data stacco 24 maggio 2010).


Azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, ha deciso di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti la proposta di autorizzazione (con correlativa revoca per la parte non utilizzata dell'analoga autorizzazione adottata il 28 aprile 2009) all’acquisto di ulteriori massime n. 4.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio nonché all’esercizio totale e/o parziale del diritto di opzione spettante alle azioni proprie in portafoglio nel limite dell’acquisizione di ulteriori n. 2.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio, in aggiunta a quelle per le quali viene richiesta l’autorizzazione all’acquisto. L’autorizzazione è richiesta, altresì, per l’alienazione delle azioni proprie detenute dalla società.
La proposta di autorizzazione all’acquisto, nonchè all’esercizio del diritto di opzione ed alla disposizione di azioni proprie è motivata dalla finalità di consentire alla società di intervenire nell’eventualità di oscillazioni delle quotazioni delle azioni della società al di fuori delle normali fluttuazioni del mercato azionario, nei limiti in cui ciò sia conforme alla normativa vigente o a prassi di mercato ammesse, nonché di dotare la società di uno strumento di investimento della liquidità. E’ altresì motivata dal fine di consentire alla società di procedere all’acquisto di azioni proprie anche al fine di disporne come corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, o per la distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della società o di società del gruppo nonché per assegnazioni gratuite ai soci.
L’autorizzazione è richiesta per la durata di diciotto mesi a far data dall’approvazione dell’assemblea.

Il corrispettivo proposto per l’acquisto, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, è compreso tra un minimo per azione di euro 0,60, pari al valore nominale, ed un massimo per azione di euro 16 relativamente alle azioni di risparmio e di euro 24 relativamente alle azioni ordinarie, ovvero al prezzo più elevato consentito dalle prassi di mercato approvate da Consob con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009, qualora tali prassi venissero adottate dalla società.
Il controvalore massimo utilizzabile previsto per l’acquisto è pari a 144 milioni.

Gli acquisti di azioni proprie verranno effettuati sul mercato, secondo le modalità operative stabilite nel regolamento di Borsa Italiana. La società potrà anche avvalersi delle modalità previste dalle prassi di mercato approvate da Consob con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009.
Le operazioni di disposizione delle azioni proprie potranno avvenire in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o più volte, sia mediante alienazione delle stesse sia quale corrispettivo in operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, nonchè per la distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della società o di società controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile ovvero per assegnazioni gratuite ai soci.
A valere sulla precedente autorizzazione rilasciata dall’assemblea ordinaria del 28 aprile 2009, sino alla data odierna non sono state effettuate operazioni su azioni proprie.
Alla data odierna la società detiene n. 500.000 azioni proprie ordinarie e n. 257.180 azioni proprie di risparmio, pari allo 0,37% dell’intero capitale sociale.

Corporate Governance
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione annuale sul sistema di Corporate Governance della società, che verrà messa a disposizione del pubblico contestualmente alla messa a disposizione del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato 2009.

Modifiche statutarie
Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di proporre all’assemblea straordinaria degli azionisti la modifica dell’art. 9 dello statuto sociale al fine di reintrodurre, in seguito alle novità legislative introdotte dal D.Lgs. n. 27/2010, la possibilità di convocazione dell’assemblea di approvazione del bilancio nel termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, qualora ricorrano i presupposti di legge.

Prestiti obbligazionari
Ad inizio dicembre 2009 è stata completata l’emissione del prestito obbligazionario “Buzzi Unicem S.p.A. €350.000.000 – 5,125% Notes due 2016” per un importo nominale di euro 350 milioni e durata 7 anni. Le obbligazioni, collocate esclusivamente presso investitori qualificati, hanno un taglio minimo di euro 50.000 e pagano una cedola annua fissa del 5,125%.

Nei 18 mesi successivi al 31 dicembre 2009 sono previsti i seguenti rimborsi in linea capitale:
- in data 29 maggio 2010, 58,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series A emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2002.

- in data 1 giugno 2010, 315,5 milioni di dollari riferiti al Bond emesso dalla controllata Lonestar Industries Inc. nel 2000.

- in data 20 ottobre 2010, 18,3 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series C emesse dalla controllata Alamo Cement Company nel 2004;

- in data 29 maggio 2011, 80,0 milioni di dollari riferiti alle Senior Notes Series B emesse dalla controllata RC Lonestar Inc. nel 2002.

Il prestito mezzanino emesso dalla controllata Dyckerhoff AG, pari a 200,0 milioni di euro in linea capitale, scade a fine 2012. Tuttavia, al raggiungimento di determinati indici patrimoniali da calcolare in base al bilancio 2009, i creditori hanno la facoltà di richiedere il rimborso anticipato a partire dal 15 dicembre 2010. Nel 2009 è stato rimborsato 1 milione di euro e non sono previsti rimborsi significativi fino alla scadenza finale del prestito.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Silvio Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Contatti societari:
Segreteria Investor Relations 
Mariangiola Fiore
Tel. +39 0142 416 404
Email:   mfiore@buzziunicem.it


I risultati del bilancio 2009 saranno illustrati nel corso di una conference call che si terrà  domani, 24 marzo alle ore 10.